Chi ha Paura di Virginia Woolf?

Una notte, dopo una festa con amici e colleghi, i coniugi di mezza età George (Richard Burton) e Martha (Elizabeth Taylor) invitano a casa loro una giovane coppia di sposi (George Segal e Sandy Dennis): complice l’alcol, tra le due coppie iniziano ad emergere confronti e conflitti che porteranno a scottanti rivelazioni e irreparabili conseguenze.

Tratto da una celebre e pluripremiata pièce di Edward Albee (che l’ha anche adattata per lo schermo), è lo sfolgorante esordio al cinema di Mike Nichols, già stimato regista teatrale la cui carriera a Hollywood decollò definitivamente con il successivo “Il Laureato” (per cui due vinse l’Oscar). Fondato sulla contrapposizione dei ruoli ma anche sull’ambiguità e la difficoltà della comunicazione (la giovane coppia potrebbe essere solo una proiezione dei due più maturi protagonisti), il film riesce mirabilmente a rendere su schermo lo sferzante cinismo e il crescendo di tensione drammatica del testo d’origine attraverso l’aspra atmosfera alcolica e la rappresentazione di un rapporto al limite del sadomasochismo che si tramuta in un amarissimo e violento gioco al massacro scaturito da una comune eppure inconfessabile angoscia incolmabile. Coerente con il contesto rabbioso degli Anni Sessanta (il linguaggio disinvolto, la foga dei messaggi e l’esposizione più libera di situazioni scomode o spinose), contribuì anche in questo senso ad abbattere alcune barriere della censura. Da ricordare il grandissimo quartetto d’interpreti tra i quali, accanto ad un ottimo Burton, spicca soprattutto una Taylor affilata come un rasoio, ingrassata, imbruttita e incanutita per il ruolo. Ben 5 premi Oscar, meritatissimi: fotografia, scenografia, costumi, migliore attrice alla Taylor e miglior attrice non protagonista all’ottima Sandy Dennis. Il titolo si rifà ad un gioco di parole con una celebre canzoncina (“Who’s afraid of the the big bad wolf”), la cui ultima parola (“lupo” in inglese) è sostituita dai personaggi del film con il nome della celebre scrittrice (riferimento certo non casuale).