La giovane Nina (Natalie Portman), ballerina del New York City Ballet, vede il suo sogno concretizzarsi quando il direttore della compagnia (Vincent Cassel) le affida la parte di protagonista nel nuovo allestimento de “Il Lago dei Cigni”. Inizialmente, nell’incarnare l’etereo cigno bianco Odette, Nina pare perfetta per il ruolo, ma le difficoltà arrivano quando le viene richiesto di interpretare anche il tenebroso cigno nero Odile. A quel punto, la sua complessa preparazione al ruolo sfocerà un’ossessiva ricerca della consapevolezza della propria identità, durante la quale la ragazza sarà costretta a far emergere il suo lato oscuro. Questa dura lotta con sé stessa la porterà a scontrarsi non solo con l’iperprotettiva madre Erica (Barbara Hershey), ma anche con la seducente quanto insidiosa rivale Lily (Mila Kunis).
A due anni di distanza dall’assegnazione dalla vittoria al festival di Venzia con “The Wrestler”, il controverso Darren Aronofsky torna a dividere pubblico e critica: infatti, questo suo ultimo lavoro arriva nelle sale italiane fresco di nomination all’Oscar ma reduce da un’anteprima non proprio gloriosa proprio al Lido, dove fu duramente stroncato da parte della stampa italiana. E, in effetti, il film non manca di furbizie e digressioni che talvolta rischiano di scivolare nel kitsch anche involontario (momenti semi-splatter, erotismo chic, distorsioni da fanta-horror d’autore), anche se d’altra parte il regista dimostra comunque una non trascurabile abilità nell’orchestrare una messa in scena che, in linea col suo cinema, non manca di soluzioni visionarie procedendo un incalzante e psichedelico crescendo di angosciosa tensione che, come tale, può appunto appassionare o respingere. Il risultato è una sorta di coreografia schizoide che, alternando rivalità alla “Eva contro Eva”, ansie alla Polanski e ossessioni per il corpo alla Cronenberg, assume la forma di un disturbante incubo tra Freud e Dostoevskij; così, applicando la raffinata eleganza del “Lago dei Cigni” ad inquietanti atmosfere dal sapore kafkiano, l’autore cala il tutto nel confacente contesto del balletto (spesso competitivo e talvolta spietato) per snodare un personale discorso sulla divorante ossessione dell’artista in cerca di perfezione intrecciato al tema della compresenza e della contrapposizione di luci e ombre nell’animo umano. Autentico cuore pulsante di quello che quindi potrebbe definirsi un “guilty pleasure” di qualità è un’inedita ed intensa Natalie Portman che, presente in ogni scena e calatasi nel ruolo con profonda dedizione, offre una performance convinta e convincente, non a caso premiata con Oscar e Golden Globe. Tra gli attori di supporto spiccano la brava Barbara Hershey e la giovane scoperta Mila Kunis, che rubano la scena al ruvido Vincent Cassel e a una ritrovata Winona Ryder (quest’ultima in un piccolo ruolo), entrambi sopra le righe. Altre 4 importanti nomination agli Academy Awards: miglior film, regia, fotografia (dell’ottimo Matthew Libatique) e montaggio.
Il Cigno Nero | |
Il Cigno Nero | |
Summary
”Black Swan”; di DARREN ARONOFSKY; con NATALIE PORTMAN, VINCENT CASSEL, MILA KUNIS, BARBARA HERSHEY, WINONA RYDER, CHRISTOPHER GARTIN, SEBASTIAN STAN, TOBY HEMINGWAY, JANET MONTGOMERY; drammatico; USA, 2010; durata: 110’. |
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3 Comments
cinemaleo
Non mi è piaciuto affatto… tra breve scriverò perché
cinemasema
Per me un bellissimo film che mi ha lasciato il segno.
elia88
@ cinemaleo & @ cinemasema:
Ancora una volta questo film divide. Personalmente (come ho già scritto nella recensione), nonostante le perplessità che possono o meno lasciare alcune scelte stilistiche, mi schiero a favore della pellicola. Certo, dalle critiche discordanti e dalle reazioni del pubblico si evince ormai da tempo che è un film che o si ama o si odia. Ma potrebbe anche darsi che parte della sua forza sia paradossalmente da ricercarsi anche in questo. Ad ogni modo, sicuramente non ci si può esimere dall’applaudire Natalie Portman.