1965. In campeggio scout su un’isola del New England, il dodicenne Sam (Jared Gilman), intraprendente orfano affidato ad una famiglia che ha deciso di smettere di occuparsi di lui, conosce la coetanea Suzy (Kara Hayward), sognatrice cupa ed incompresa: uno scambio di sguardi, ed è subito amore. Così i due ragazzini decidono di scappare insieme seguendo un antico sentiero nei boschi. Ma alla notizia che una tempesta sta per abbattersi sull’isola, gli adulti, cercando di scuotere le loro fiacche esistenze, partono alla loro ricerca.
Si comincia con una lunga carrellata introduttiva, accompagnata dalla suite didattica “Young Person’s Guide to the Orchestra” di Benjamin Britten, in cui i diversi strumenti musicali che compongono l’orchestra vengono presentati attraverso variazioni individuali e poi riuniti su un tema di Purcell per eseguire una Fuga: già dalla splendida, ispirata e metaforica ouverture possiamo cogliere il tono, gli intenti e lo spirito del nuovo, grande film del geniale autore Wes Anderson (da lui scritto con Roman Coppola), la cui trama fa perno, appunto, su una fuga, un tentativo di evasione e di libertà che ricorda una sinfonia poetica e romantica; perchè infatti, insieme alla musica (splendida e cruciale colonna sonora di Alexandre Desplat, con pezzi di Benjamin Britten, François Hardy e Leonard Bernstein), c’è anche l’amore: il primo amore tra due ragazzini che, attraverso le evanescenti emozioni goffe e spontanee dei primi sentimenti, cercano di sfuggire alla disarmante solitudine di un mondo sull’orlo della tragedia (la minaccia dell’imminente uragano in arrivo) per il quale non sono pronti né adatti, in cui gli adulti sembrano voler gestire gli affetti destreggiandosi tra rassegnata indifferenza e inflessibilità delle regole (basti vedere il complessato capo scout di Edward Norton, la zelante assistente sociale di Tilda Swinton, o gli sguardi crucciati e rassegnati dell’eccellente Bill Murray, forse il migliore del gruppo). Così sospeso tra leggerezza e profondità, leggiadria dell’infanzia e disincanto della realtà, “Moonrise Kingdom” è forse il film più malinconico di Anderson, che con il suo stile naif e favolistico da libro illustrato a tinte sgargianti (completo di originali trovate visive e sonore, attenta cura dei dettagli, dialoghi intelligenti e amabili personaggi uno più riuscito dell’altro) contrappone la stravaganza del linguaggio ad un tono tenero e composto, ottenendo un avvolgente approccio di trascinante coinvolgimento in altalena tra avvincenti avventure, fine divertimento, sincera commozione e totale incantamento. Da non perdere.
Moonrise Kingdom - Una Fuga d'Amore | |
Moonrise Kingdom - Una Fuga d'Amore | |
Summary
"Moonrise Kingdom"; di WES ANDERSON; con JARED GILMAN, KARA HAYWARD, BILL MURRAY, BRUCE WILLIS, EDWARD NORTON, FRANCES McDORMAND, TILDA SWINTON, JASON SCHWARTZMAN, HARVEY KEITEL, BOB BALABAN; commedia; USA, 2012; durata: 94'; |
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