L’improvvisa sparizione di Anna e Joy, di sei e sette anni, getta le famiglie nello sconforto. Quando si materializza la terribile ipotesi di un rapimento, il caso viene subito affidato al solitario detective Loki (Jake Gyllenhaal). Il giovane e disturbato Alex Jones (Paul Dano), primo sospettato, viene interrogato e poco dopo scagionato. Ma Dover (Hugh Jackman), padre di Anna, non è convinto dell’innocenza del ragazzo: così, mentre le indagini procedono, l’uomo tenterà di estorcergli la verità arrivando ad utilizzare inaspettati metodi violenti.
Diretto dal canadese Denis Villeneuve (candidato all’Oscar nel 2010 per l’ottimo “La Donna che Canta”) e scritto da Aaron Guzikowski, che ha saputo imbastire con perizia un tortuoso intreccio ad incastro, è una detective story dal solido svolgimento a scatole cinesi che conserva la struttura del thriller tenendosi però a distanza dalla finzione del cinema di genere, riuscendo sagacemente a coinvolgere e creare suspense senza cadere nel sensazionalismo. Lungo ma non prolisso, è un film cupo non solo per la fredda e perturbante ambientazione (esaltata dalla ligia, splendida fotografia di Roger Deakins), ma anche per i pregnanti temi che lo pervadono: aperto da un Padre Nostro che non verrà più recitato fino alla fine, offre spunti di riflessione sul conflitto tra perdono e vendetta davanti all’ineluttabilità del Male e a quel dolore che ne deriva, così difficile da estirpare e a cui quindi è così facile soccombere. Non a caso, a partire dal titolo calzante ed eloquente, a fare da leitmotiv in questa storia di tensione drammatica dai toni di nera ritualità è proprio il concetto di prigionia come condizione comune (in senso proprio e/o figurato): dalle due bambine rapite al ragazzo disturbato e torturato, dall’assassino di innocenti al misterioso uomo ossessionato da serpenti e labirinti, fino al malcapitato che finirà in uno scuro buco sotterraneo, la maggior parte dei personaggi che lo popolano finiscono infatti per ritrovarsi in qualche modo intrappolati in un destino crudele, prigionieri di loro stessi, dei loro istinti e delle proprie paure, mentre le convinzioni svaniscono, la fede vacilla, le coscienze si incrinano e i principi morali si sfaldano. Ottimo cast di interpreti di livello, tra cui spiccano il possente protagonista H. Jackman (padre e marito amorevole la cui determinazione, unita alla disperazione, rivelerà il suo lato violento) e il tatuato detective di J. Gyllenhaal.
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Summary
id.; di Denis Villeneuve; con Hugh Jackman, Jake Gyllenhaal, Viola Davis, Maria Bello, Paul Dano, Terrence Howard, Mike Gassaway, Dylan MInnette; thriller; USA, 2013; durata: 153'. |
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