Erika Kohur (Isabelle Huppert), insegnante di pianoforte viennese, è una donna sola, frustrata, e masochista che, anche a causa di una madre possessiva e castrante (Annie Girardot), è costretta a sfogare la sua repressione sessuale nel voyeurismo. Corteggiata da un suo giovane allievo (Benoit Magimel), Erika si perderà con lui in un rapporto di dominio e di sottomissione ai limiti del sadomasochismo.
Tratto da un romanzo del premio Nobel Elfriede Jelinek (adattato per lo schermo dallo stesso regista), questo sesto, grande film dell’austriaco Michael Haneke (che questa volta gira in francese) gioca su due versanti: la cinica descrizione della società borghese (e dei suoi effetti sul singolo) e la dura eppure quasi straziante descrizione di un’impossibile ricerca del desiderio che coincide con quella di un’esistenza ugualmente perduta. Infatti, nell’orchestrare le diverse componenti psico-sociologiche del racconto, l’autore di “Funny Games” (titolo affine a questo per le audaci tematiche e per la sarcastica misantropia che pervade la messa in scena) delinea con maestria un ritratto di donna durissimo e quasi straziante, tallonando la protagonista con quel suo tipico, raggelato e chirurgico rigore che in realtà va quindi nuovamente ben oltre l’illustrativa freddezza della superficie. Grandi contributi dalla livida fotografia di Christian Berger, dalle musiche essenzialiste (Schubert e Schumann) e dal secco e confacente montaggio. Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes e Palma d’Oro ad entrambi gli interpreti. In un ruolo scritto su misura, travolge e lascia davvero il segno l’infallibile Isabelle Huppert, ben supportata dalla grande Annie Girardot e affiancata dall’astro nascente Benoit Magimel.
La Pianista | |
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Summary
“La Pianiste”; di MICHAEL HANEKE; con ISABELLE HUPPERT, ANNIE GIRARDOT, SUSANNE LOTHAR, BENOIT MAGIMEL, ANNA SIGALEVITCH, THOMAS WEINHAPPEL, PHILIPP HEISS; drammatico; Francia, 2001; durata: 127’; |
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