West Side Story

Nel quartiere popolare West Side di New York si consuma la contrastata e tormentata storia d’amore tra Maria (Natalie Wood), sorella del capobanda dei portoricani “Sharks”, e Tony (Richard Beymer), ex componente della banda rivale “Jets”.

Versione cinematografica (in spettacolare e costoso formato 70mm) del celeberrimo musical di Broadway (1957) di Bernstein e Sondheim, è una riuscita ed emozionante variazione in chiave musicale e contesto contemporaneo dell’immortale vicenda di Romeo e Giulietta, con l’aggiunta di una marcata componente di critica sociale nelle tematiche dei conflitti razziali, dell’integrazione e della violenza metropolitana. La sua forza risiede nelle ambientazioni elevate a personaggio (alcune sequenze furono girate nei pressi del vero West Side, prima della demolizione), nell’affiatato gruppo di caratteristi che compongono il cast di contorno e, soprattutto, nei travolgenti numeri musicali animati da esaltanti coreografie (del geniale co-regista Robbins) e nelle indimenticabili canzoni (impossile non citare almeno le mitiche “Maria”, “Tonight” e “America”). Trascinante nel racconto come anche nell’approccio e scandito da celebri melodie, animato da danze movimentate e calato in una suggestiva ambientazione urbana (esaltata dalla vivida, splendida fotografia di Daniel L. Fapp), è diventato uno dei più celebri film musical realizzati ad Hollywood. Da non perdere la sequenza iniziale, con i titoli di testa di Saul Bass. 3 Golden Globes (miglior film musicale, George Chakiris e Rita Moreno miglior attore e attrice non protagonisti) e ben 10 premi Oscar: miglior film, regia, G. Chakiris (attore non protagonista), R. Moreno (attrice non protagonista), fotografia, scenografia, colonna sonora per film musicale, montaggio, costumi, suono.