È morto a 90 anni l’attore, regista e produttore britannico Richard Attenborough: interprete eclettico dalla recitazione sobria e sottile, recitò in film di produzione inglese e statunitense diretti, tra gli altri, da Boulting, Lean, Sturges, Aldrich, Preminger e Spielberg (tra i suoi ruoli più recenti, celebre è quello del miliardario John Hammond in Jurassic Park); dedicatosi in seguito parallelamente anche alla regia, raggiunse l’apice del successo internazionale con il celebre kolossal Gandhi, per cui vinse l’Oscar.
Fratello di David Attenborough (noto divulgatore scientifico e documentarista per la BBC), Richard Attenborough inizia la sua carriera di attore cinematografico inizia nel 1942, quando, ancora allievo alla Royal Academy of Dramatic Art, fu scelto per il ruolo (non accreditato) di un marinaio disertore nel film Eroi del Mare, diretto da Noel Coward e David Lean. Affermatosi nel frattempo anche come interprete teatrale (recitando, tra gli altri, Shakespeare, O’Neill e Hellman), dal 1943 si arruola nell’aviazione britannica e partecipa alla seconda guerra mondiale; conclusa l’esperienza nella RAF, torna a recitare nel cinema e nel 1946 prende parte a due film di produzione britannica (Journey Together di John Boulting, e Scalata al Paradiso di Michael Powell e Emeric Pressburger), interpretando in entrambi proprio il ruolo di un pilota. Il suo primo ruolo di rilievo è nel film del 1947 Brighton Rock (tratto dal romanzo di Graham Green), dove interpreta l’assassino adolescente Pinkie, ruolo che peraltro aveva già interpretato a teatro, sempre diretto dallo stesso regista Boulting (con il quale instaurerà una solida collaborazione che si protrasse nel decennio successivo). In seguito, Attenborough riesce a distinguersi anche come interprete di commedie, come 4 in legge (1957) e Nudi alla Meta (1959). A quel punto già ben integrato anche nel sistema produttivo inglese, nel 1959, fonda una società di produzione in collaborazione con lo sceneggiatore e regista Bryan Forbes. Ormai molto apprezzato in Inghilterra, negli anni Sessanta la sua fama si espanse a livello internazionale grazie a film come La Grande Fuga di John Sturges (1963), Il Volo della Fenice di Robert Aldrich (1965, in cui recita al fianco di James Stewart) o anche in Quelli della San Pablo di Robert Wise (1966), per cui ottenne un Golden Globe come miglior attore non protagonista, così come anche per la commedia di grande successo Il Favoloso Dottor Dolittle di Richard Fleischer (1967). Affascinato dalle biografie dei grandi uomini, dopo il debutto alla regia nel 1969 con Oh, che bella guerra!, nel 1972 dirige il biopic Gli Anni dell’Avventura, sulla giovinezza di Winston Churchill, mentre nel frattempo inizia a sviluppare l’idea per un film su Gandhi. Successivamente dirige il film bellico antimilitarista Quell’Ultimo Ponte (1977) e l’horror psicologico Magic – Magia (1978), finché nel 1982, dopo una lunga preparazione, riesce finalmente a realizzare il biopic Gandhi: l’epico kolossal (con un grande Ben Kinsgley nel ruolo del protagonista), è un grande successo di pubblico e ottiene 5 Golden Globe (tra cui quello per il miglior regista) e ben 9 premi Oscar, tra cui miglior film e miglior regia (entrambi a Attenborough, anche produttore). Successivamente, Attenborough dirige l’adattamento cinematografico del musical Chorus Line (1985), e poi Grido di Libertà (1987), con Denzel Washington e Kevin Kline, mentre nel 1992 torna alla biografia portando sullo schermo la vita di Charlie Chaplin con il film Charlot, con un eccellente Robert Downey Jr. nel ruolo del protagonista. Con i successivi film da regista come Viaggio in Inghilterra (1993), Amare per Sempre (1996) e Grey Owl – Gufo Grigio (1999), Attenborough continua ad esprimere la sua fascinazione per le grandi ambientazioni storiche e per le vite di grandi uomini del passato (ad esempio Ernest Hemingway e C.S. Lewis). Parallelamente alla carriera di regista e produttore, Attenborough continua a dedicarsi anche alla recitazione partecipando come attore a film come Il Fattore Umano (1979, diretto da Otto Preminger), Hamlet (1996, con Kenneth Branagh alla regia) ed Elizabeth di Stekhar Kapur (1998), anche se uno dei ruoli maggiormente noti nella sua filmografia più recente resta quello del miliardario John Hammond nel grande successo di Steven Spielberg Jurassic Park (1993), ruolo ripreso anche nel sequel Il Mondo Perduto – Jurassic Park (1997). Nel 1979 gli è stato conferito il titolo di Sir dalla regina Elisabetta II.