l fenomeno mondiale di Hunger Games torna ad illuminare l’oscurità con Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte I. In occasione dell’uscita nelle sale italiane del nuovo capitolo della saga tratta dai romanzi di Suzanne Collins (più di 65 milioni di copie nei soli negli Stati Uniti), di seguito proponiamo un corposo approfondimento sul film: oltre alla galleria di immagini, tra i materiali proposti figurano il trailer, la sinossi ufficiale, clip e video, note di produzione estratte dal pressbook e alcune brevi interviste al regista, ai produttori e al cast dalla premiere londinese del film. Scritto da Danny Strong e Peter Craig, diretto da Francis Lawrence e prodotto dalla Color Force di Nina Jacobson con il produttore John Kilik per Lionsgate, Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte I sarà al cinema dal 20 Novembre, distribuito da Universal.
SINOSSI UFFICIALE
Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence) si trova ora nel Distretto 13 dopo aver annientato i giochi per sempre. Sotto la guida della Presidente Coin (Julianne Moore) e i consigli dei suoi fidati amici, Katniss spiega le sue ali in una battaglia per salvare Peeta (Josh Hutcherson) e un intero Paese incoraggiato dalla sua forza.
TEASER TRAILER ITALIANO
IL NOSTRO LEADER: LA GHIANDAIA IMITATRICE
(estratto dal pressbook del film)
Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1 è l’attesissimo terzo capitolo del fenomeno cinematografico campione d’incassi, che ha incendiato gli schermi di tutto il mondo. Qui la storia arriva ad un livello nuovo ed esilarante, e la cronaca futuristica di Katniss Everdeen si apre a nuove avventure. Mentre i Giochi sono stati cancellati per sempre, la lotta per la sopravvivenza va intensificandosi. Di fronte ad una realtà scoraggiante – e con lo sguardo di una nazione piena di speranza – Katniss deve usare il suo coraggio, la sua forza ed il suo potere contro l’onnipotente Capitol City. Questo è il momento in cui si rende conto di non avere altra scelta, se non di spiegare le ali ed incarnare pienamente il simbolo della Ghiandaia Imitatrice. Per salvare Peeta, deve diventare una leader.
La storia inizia con Katniss che è riuscita a salvarsi dalla devastazione dell’Edizione della Memoria. Si risveglia in un mondo sconvolgente, che non sapeva nemmeno esistesse: un Distretto 13 sotterraneo ed oscuro, apparentemente raso al suolo. Da lì capisce subito la realtà sconcertante che deve affrontare: il Distretto 12 è stato trasformato in macerie; e Peeta è stato rapito, portato a Capitol City, e sottoposto ad un processo di depistaggio – una sorta di lavaggio del cervello – dal Presidente Snow. Allo stesso tempo, davanti agli occhi di Katniss si apre una ribellione di segreta e rapida diffusione del Distretto 13 in tutta Panem – un’insurrezione che la metterà al centro di un audace complotto, per assalire Capitol City e porre fine alla tirannia del Presidente Snow.
Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1 si immerge ulteriormente nel tessuto di Panem fornendo i momenti più emozionanti della storia, in cui Katniss e la nazione vivono un momento straziante, ma di radicale trasformazione. Il regista Francis Lawrence che torna a dirigere questo terzo capitolo, spiega: “All’inizio della storia, Katniss emotivamente è come una forestiera in terra straniera. In quel momento si rende conto che non può rimanere ferma a guardare. La gente che le sta a cuore è stata ingannata, ed ora è in pericolo. Perciò farà di tutto per proteggerla”.
Il regista continua: “La posta in gioco è sempre stata alta in Hunger Games, ma ora è il mondo intero ad essere in ballo. I Giochi si sono conclusi, e la minaccia di oppressione inonda Panem. In questo capitolo si aprono nuovi scenari con sequenze d’azione mozzafiato. Si tratta di un film gigantesco”.
Nel suo terzo e più toccante ruolo nei panni di Katniss, l’attrice premio Oscar® Jennifer Lawrence ha apprezzato la possibilità di ritrarre il personaggio in un frangente più ampliato, abbracciando la possibilità di emergere da una situazione straziante per muovere i suoi primi passi da leader. “Ero entusiasta che Katniss diventasse una leader, anche se in cuor suo è pur sempre un’ eroina riluttante”, osserva la Lawrence. “Nel primo film voleva salvare la sua famiglia. Nel secondo, ha cercato di salvare i suoi amici e sé stessa. Ora, inizia a capire l’impatto che ha sul resto del mondo, e che ha la possibilità di condurre una battaglia per ottenere giustizia”.
Questa non è una scelta facile per Katniss, che sente il peso di tutte le responsabilità di questa sua nuova vita: l’ordine militarista del Distretto 13, la pressione di intervenire al momento giusto, e la realtà straziante della guerra. Ma Katniss è fiduciosa: spera che nel ruolo di Ghiandaia Imitatrice può davvero cambiare le cose. “Da attrice, la sfida è stata quella di far risvegliare Katniss in un ambiente nuovo, dove deve ricostruire se stessa dal nulla. Katniss non si è solamente lasciata alle spalle la gloria da vincitrice del Distretto 12, ma è entrata a far parte di un mondo diverso da qualsiasi altro. Dice la Lawrence: “Deve abituarsi ad un nuovo stile di vita nel Distretto 13, dove tutto è misterioso, sotterraneo, tanto da non poter neanche uscire per andare a caccia”.
La Lawrence riguardo Katniss, aggiunge: “Si sentiva quasi una persona completamente diversa: vuota e priva di forze. E’ quanto accade veramente alle persone dopo degli eventi traumatici simili a quello che ha passato lei. Katniss è pur sempre sé stessa, ma è completamente disorientata: dentro e fuori”.
Appena Katniss assume pubblicamente il ruolo di Ghiandaia Imitatrice, le viene chiesto dalla Presidente Coin [Julianne Moore] di apparire in una serie di “filmati” – dei video di propaganda virali che il Distretto 13 utilizza per comunicare con gli aspiranti ribelli di tutta Panem.
“Il coinvolgimento in questi filmati le danno la sensazione di essere una pedina, come se la Ghiandaia Imitatrice fosse un simbolo che non le appartiene o che non le si addice”, sostiene la Lawrence. “L’idea del filmato è quello di convincere e spronare la gente ad unirsi nella ribellione- mentre Katniss finge di essere qualcosa che non è, e che non la convince. Solo di fronte al sacrificio umano del Distretto 8 a cui assiste, si accende in lei una scintilla. Più vede, più assume i toni di una battaglia personale”.
La Lawrence era entusiasta di avere l’opportunità di lavorare con Julianne Moore nel ruolo della Presidente Coin. “Quando ho sentito che avrebbe interpretato la Coin, è stato come ricevere la notizia più emozionante ed incredibile del mondo. Penso che Julianne sia una delle più grandi attrici di tutti i tempi, è assolutamente fenomenale. E di persona è ancora più rimarchevole. E’ una madre di famiglia dolce e anche divertente. Lavorare con lei è stato per me un sogno diventato realtà”.
Se nella vita reale la Lawrence e la Moore andavano totalmente d’accordo, i loro personaggi al contrario hanno un rapporto contrastante. “Il loro rapporto è complicato. Condividono gli stessi ideali, ma con tutto quello che ha passato Katniss, sente di non potersi fidare ciecamente di lei”, commenta la Lawrence. “la Presidente Coin sa quanto sia importante il ruolo di Katniss nella guida della ribellione, ma non sa quanto effettivamente Katniss sia in grado di farlo. E’ ancora molto provata dallo stress subìto, e la Presidente Coin è scettica del ruolo e del controllo che può effettivamente avere su Katniss”.
Altrettanto gratificante per la Lawrence è stata l’opportunità di interagire in modo più profondo con Liam Hemsworth, che interpreta Gale, l’amico devoto di Katniss, nonché il legame più forte che ha col suo passato. “Katniss e Gale hanno una lunga storia alle spalle”, riconosce l’attrice. “Ed è stata una storia molto complessa, perché prima del coinvolgimento di Katniss nei Giochi, Gale era l’unica persona che la capiva veramente. Dopo i Giochi, lei e Peeta hanno vissuto insieme un’esperienza che nessun altro, compreso Gale, potrebbe mai capire. Lei e Gale hanno però un rapporto speciale, ed è stato bello approfondirlo”.
Per Francis, uno dei punti forti di tutta la serie di Hunger Games è stato osservare Jennifer trasportare Katniss attraverso una serie di esperienze nuove, ognuna delle quali ha forgiato il suo personaggio che ora appare di un certo spessore. “E ‘incredibilmente complesso ritrarre un personaggio che ha molto subìto a livello emotivo”, dice. “Katniss è molto provata, ed ora eccola che cerca di capire qual è il suo posto nel mondo, se può fidarsi della gente del Distretto 13, e se vuole o meno prendersi la responsabilità di far parte della ribellione. Jen ha svolto un lavoro incredibile, senza trascurare ogni sfumatura”.
Nel pensare a Katniss e riflettendo su una delle sue scene preferite, la produttrice Nina Jacobson osserva: “Quando Katniss nel Distretto 8 dice: ‘Se noi bruciamo, voi bruciate con noi’, è lì che per la prima volta si rende conto dell’impatto che ha sulle gente. Quei momenti – in cui Katniss capisce veramente chi è – mi fanno venire i brividi”.
La Jacobson dice che quel che più lascia stupefatti del film, è la sua risonanza emotiva – non solo perché la storia si stringe intorno ad una grande battaglia, che implica grande dolore per gli sconfitti e speranza per il futuro, ma perché rappresenta anche un momento in cui Katniss deve darsi da fare più che mai, e anche rapidamente. “E’ una storia molto tesa e potente, e le emozioni sullo schermo sono sorprendentemente profonde”, conclude la produttrice. “E ci trasporta in luoghi che non ci si aspetta. E’ provocatorio, ponderato e fino agli ultimi minuti del film, il modo in cui si svolge è scioccante”.
“Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1 è un fantastico film epico”, riassume. “Questa parte della storia è importante da raccontare – mostra quanto possa essere potente la voce di una persona. E’ sempre più facile seguire una persona che ci rappresenta, ma penso che in tutti noi ci sia una Ghiandaia Imitatrice. Tutti noi abbiamo la possibilità di prendere una posizione e lottare per una giusta causa”.
CLIP DAL FILM
“SEI VIVO!”
“TI PRESENTO LA SQUADRA”
DISCORSO DEL PRESIDENTE SNOW PER PANEM: “INSIEME UNITI”
IL DISTRETTO 13 CONTRO CAPITOL CITY
(estratto dal pressbook del film)
Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1 svela per la prima volta il luogo più segreto di tutta Panem: la segreta del Distretto 13, dove i ribelli di Panem hanno scavato miglia della propria società rigidamente ordinata, sottoterra.
Il Distretto 13 e Capitol City sono agli antipodi, sotto ogni punto di vista. Capitol City offre spettacoli sensazionali ed esagerati, dalle tinte sgargianti e dalle luci scintillanti. Il Distretto 13 è invaso dal grigiore e da ambienti claustrofobici, conformi alla dura realtà di ciò che sta accadendo nei Distretti. Mentre Capitol City continua ad ostentare il lusso della vita dei suoi abitanti, il Distretto 13 aspetta il momento giusto per poter finalmente far sentire la propria voce.
Fino a quel momento, solo Capitol City sapeva dell’esistenza del Distretto 13, avendo tra loro siglato un trattato di non aggressione che ne permette l’esistenza a patto che i cittadini vivessero quasi esclusivamente sottoterra. Di fronte le prime avvisaglie della ribellione, il Distretto 13 e Capitol City si affrontano in una battaglia di immagini propagandistiche, volte ad ottenere il sostegno del popolo; ed al centro di questa campagna si innalza il simbolo del Distretto 13, nonché maggior nemico di Capitol City: La Ghiandaia Imitatrice.
Francis fa notare che la storia del Distretto 13 lo rende unico anche di fronte il dispotismo di Panem. “Quello che si scoprirà è che il 13 è stato bombardato nei 75 anni successivi ai Giorni Bui. Un tempo era una miniera di grafite con vecchi impianti nucleari. C’erano stati dei sopravvissuti che, invece di arrendersi, si sono trasferiti sottoterra e hanno creato una civiltà alternativa al di fuori di Capitol City, senza esser visti. Hanno creato un programma individuale delle attività prestabilito, hanno militarizzato la civiltà, in modo che le persone vengono addestrate come soldati già a partire dalla giovane età. Durante tutto questo tempo, sono rimasti in attesa dell’occasione giusta per iniziare una rivolta contro Capitol City”.
La creazione di questo scontro tra due culture – e due diverse visioni per il futuro di Panem – è stato uno dei compiti più grandi e più esilaranti del film.
“Questo film mostra una Panem totalmente sconosciuta”, spiega il produttore Jon Kilik. “Si è immersi nel Distretto 13 – l’unico posto che nessuno ha mai visto, un luogo che nessuno, al di fuori di Capitol City ne immaginava l’esistenza. E’ un viaggio del tutto nuovo per il pubblico. Durante i Giochi abbiamo mostrato giungle e calamità, ma ora, nel rappresentare miglia di una società sotterranea, la trama si intensifica ed i personaggi subiscono molta più pressione. E’ stata anche una sfida incredibile per le scenografie, ed il risultato è un omaggio alle capacità di Francis Lawrence e del nostro scenografo Phil Messina”.
Katniss potrebbe non sentirsi appartenere al Distretto 13, ma incarna il loro tanto atteso ideale di eroe, una persona che non è lì per la propria gloria, ma che è motivata dal proprio senso di giustizia. “E’ una ragazza semplice che proviene dal basso dei Distretti, perciò il messaggio del Distretto 13 è che se lei stessa è in grado di contrastare Capitol City, può farlo chiunque”, spiega Francis. “Ecco perché vogliono coinvolgerla nell’impresa. La speranza è che riesca a scuotere un gran numero di persone, cosicché tutti i Distretti comincino ad allearsi: solo così si potrebbe pensare alla caduta di Capitol City”.
INTERVISTE DALLA PREMIERE DI LONDRA
INTERVISTA AL REGISTA FRANCIS LAWRENCE
JENNIFER LAWRENCE
JOSH HUTCHERSON
LIAM HEMSWORTH
SAM CLAFLIN
NATALIE DORMER
ELIZABETH BANKS
JEFFREY WRIGHT
JULIANNE MOORE
STANLEY TUCCI
JENA MALONE
INTERVISTA AL PRODUTTORE JOHN KILIK
INTERVISTA A LORDE
INTERVISTA ALLA PRODUTTRICE NINA JACOBSON
B-ROLL DEL COMIC-CON
INTERVISTA A JULIANNE MOORE
SPOT DEL FILM
“KATNISS TORNA NEL DISTRETTO 12”
“SE NOI BRUCIAMO, VOI BRUCIATE CON NOI”
“SEI VIVO!”