È morto a 61 anni in un incidente aereo il compositore di colonne sonore James Horner. Il musicista e direttore d’orchestra statunitense era ai comandi del suo monoposto quando si è schiantato vicino al Quatal Canyon, nella foresta nazionale di Los Padres, in una zona isolata a circa 60 miglia a nord di Santa Barbara.
Per il suo lavoro alle musiche di Titanic di James Cameron (11 Oscar e successo planetario), Horner vinse l’Oscar per la migliore colonna sonora drammatica, oltre ad un secondo premio (condiviso con il paroliere Will Jennings) per la migliore canzone originale, ovvero la celebre “My Heart Will Go On”, cantata da Celine Dion.
L’album della colonna sonora di Titanic vendette circa 27 milioni di copie in tutto il mondo. Il musicista, che aveva già lavorato con Cameron per Aliens – Scontro finale (1986), tornò poi a collaborare con il regista anche per Avatar (2009): in entrambe le occasioni Horner ricevette una candidatura all’Oscar (rispettivamente la prima e l’ultima della sua carriera); a seguito del successo planetario del secondo, il compositore si era già accordato con Cameron per musicare anche i sequel.
Nella sua prolifica e brillante carriera (oltre 100 colonne sonore), il compositore aveva ricevuto in totale ben 10 nomination agli Academy Award, tra cui quelle per altre due celebri pellicole premiate come miglior film, ovvero Braveheart (1995) di Mel Gibson (con il quale collaborò in altri due film, ovvero L’uomo senza volto e Apocalypto) e A Beautiful Mind (2001), diretto da Ron Howard; con quest’ultimo, Horner formò nel corso degli anni un sodalizio vincente e duraturo, realizzando le colonne sonore di ben 7 film del regista, tra cui quelle per grandi successi come Cocoon – L’Energia dell’Universo, Willow, Il Grinch e Apollo 13.
Assidue anche le sue collaborazioni con altri registi di successo come Edward Zwick (per il quale musicò Vento di Passioni, Il coraggio della verità e Glory – Uomini di Gloria), Walter Hill (Danko, 48 ore e il suo sequel Ancora 48 ore), Joe Johnston (Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi, Le Avventure di Rockeeter, Pagemaster, Jumanji) e Jean-Jacques Annaud (Il Nome della Rosa, Il Nemico alle Porte, Il Principe del Deserto e il recente L’Ultimo Lupo); costantemente impegnato nella realizzazione di intense colonne musicali per numerosi film dai generi più disparati, Horner lavorò in un paio di occasioni anche con Alan J. Pakula (Il Rapporto Pelican e L’ombra del diavolo), Wolfgang Petersen (La tempesta perfetta e Troy) e Martin Campbell (La maschera di Zorro e il suo sequel The Legend of Zorro).
Dopo il suo primo lavoro di rilievo in The Lady in Red di Lewis Teague (1979), oltre alle musiche per due film della saga cinematografica di Star Trek (i quali diedero una svolta decisiva alla sua carriera, specialmente il più celebre Star Trek II: L’ira di Khan, del 1982), tra gli Anni ’80 e ’90 il compositore realizzò anche molte colonne sonore di film per ragazzi, spesso prodotti da Steven Spielberg: tra questi, i cartoon Alla Ricerca della Valle Incantata, Balto e Fievel sbarca in America (per il quale ricevette una candidatura all’Oscar per la miglior canzone, ovvero “Somewhere Out There”), ma anche il fantasy Casper.
In seguito, la carriera di Horner si divise tra film di grande successo (tra cui l’amatissimo L’uomo dei sogni di Phil Alden Robinson) e pellicole meno commerciali ma comunque spesso dirette da registi noti o talvolta anche da grandi autori (come ad esempio Terrence Malick, per il quale Horner realizzò le musiche di The New World): tra i primi figurano Wolfen di Michael Wadleigh, In cerca di Bobby Fisher di Steven Zaillian, Deep Impact di Mimi Leder, L’Uomo Bicentenario di Chris Columbus e il recente The Amazing Spider-Man di Marc Webb; per quanto riguarda i secondi, da citare sono invece almeno Il servo di scena di Peter Yates, Gorky Park di Michael Apted, Ti Amerò… fino ad ammazzarti di Lawrence Kasdan, Giochi di Potere di Phillip Noyce, Jade di William Friedkin, Iris – Un Amore Vero di Richard Eyre e La Casa di Sabbia e Nebbia di Vadim Perelman.
Il musicista, figlio dello scenografo Harry Horner (anch’egli vincitore di due premi Oscar), si è da sempre distinto per l’intensità emotiva delle sue colonne sonore, ma anche per l’eclettismo delle sue influenze musicali, alternando nelle sue composizioni l’uso della musica elettronica e il ricorso a melodie celtiche, il tutto senza dimenticare il suo amore per la musica russa del Novecento (come testimoniano le sue frequenti citazioni di Šostakovič e Khačaturjan). In un’intervista del 2009 al Los Angeles Times, l’amatissimo compositore aveva aveva dichiarato: “Il mio lavoro è quello di assicurarmi che ad ogni svolta del film ci sia qualcosa che il pubblico può sentire con il cuore. Quando perdiamo un personaggio, quando qualcuno vince, quando qualcuno perde, quando qualcuno scompare… in ogni momento sto tenendo conto, costantemente, di ciò che il cuore dovrebbe provare. Questo è il mio compito principale”.
Gli ultimi due film musicati da Horner usciranno entrambi prossimamente nel 2015: il primo è Southpaw di Antoine Fuqua, dramma sportivo con protagonisti Jake Gyllenhaal, Forest Whitaker e Rachel McAdams, mentre il secondo, ovvero The 33, diretto dalla regista messicana Patricia Riggen ed interpretato tra gli altri da Antonio Banderas, Juliette Binoche e Gabriel Byrne, racconta la storia vera dell’incidente nella miniera cilena di San José.