A poche ore dalla scomparsa di John Hurt, un altro grave lutto ha colpito il mondo del cinema: è infatti scomparsa all’età di 89 anni l’attrice francese Emmanuelle Riva, grande protagonista del cinema europeo.
Nata nel 1927 con il nome di Paulette Germaine Riva (il nonno paterno era italiano), sviluppa molto precocemente la sua passione per la recitazione: malgrado le opposizioni della famiglia (che le aveva riservato un lavoro come sarta), decide con ambizione di inseguire il suo sogno e a 26 anni si trasferisce a Parigi, dove inizia la carriera nello spettacolo come costumista teatrale; finalmente nel 1954 debutta come attrice nello spettacolo Uomo e Superuomo di George Bernard Shaw. L’esordio sul grande schermo arriva quattro anni più tardi con Le Grandi Famiglie di Denys de la Patellière, ma è nel 1959 che ottiene il suo primo ruolo di rilievo nel capolavoro Hiroshima Mon Amour di Alain Resnais, film che la rivela al grande pubblico rendendola uno dei volti noti della Nouvelle Vague e facendole subito ottenere una candidata al premio BAFTA come miglior attrice protagonista; nello stesso anno si fa notare anche nel celebre Kapò di Gillo Pontecorvo, mentre nel 1961 recita in Léon Morin, Prete di Jean-Pierre Melville e in Adua e le Compagne di Antonio Pietrangeli. L’anno seguente è invece la protagonista del dramma di George Franju Il Delitto di Thérèse Desqueyroux, film per il quale si aggiudica la Coppa Volpi al festival di Venezia. Nel 1963 è di nuovo diretta da un italiano, ovvero Luciano Salce, in Le Ore dell’Amore (in cui recita accanto ad Ugo Tognazzi), mentre nel 1982 è invece Marco Bellocchio a volerla nel suo Gli Occhi, la Bocca, ma da citare sono anche i suoi ruoli in film come I Frutti Amari della regista Jacqueline Audry, Thomas l’imposteur (in cui torna a lavorare con il succitato Franju) e Shampiste & Co. di Tonie Marshall, in cui dimostra di essere perfettamente a suo agio anche nella commedia. Nel 1993 interpreta invece il ruolo della madre di Juliette Binoche in Tre Colori – Film Blu, primo film della celebre trilogia di Krzysztof Kieslowski. Tra i film da lei interpreti nel nuovo millennio, da ricordare è senza dubbio Amour di Michael Haneke, premiato con la Palma d’Oro a Cannes e l’Oscar come miglior film straniero: nel film, storia d’amore e malattia in cui recita accanto a Jean-Louis Trintignant, l’attrice offre una delle sue migliori interpretazioni, aggiudicandosi un premio BAFTA, un European Film Award, il premio César e una nomination all’Oscar come miglior attrice. Dopo una lunga battaglia con la malattia (che coerentemente con il suo carattere discreto e riservato aveva deciso di non rendere pubblica), Emmanuelle Riva è morta il 27 gennaio 2017, poco prima di compiere 90 anni.