Due grandi lutti nel mondo del cinema: ci hanno lasciato, a distanza di poche ore l’uno dall’altro, il regista Arthur Penn (1922 – 2010) e il grande Tony Curtis (1925 – 2010).
Penn si è spento a 88 anni: maestro “atipico” del cinema americano a cavallo tra gli Anni Sessanta e i Settanta, è stato un cineasta apprezzatissimo e di grande ispirazione per i registi della successiva generazione. Diresse una notevole quantità di pellicole amate dalla critica quanto dal pubblico. Nei suoi film hanno splendidamente recitato alcuni dei più importanti attori statunitensi, tra cui Dustin Hoffman, Anne Bancroft, Faye Dunaway, Warren Beatty e Gene Hackman. Sicuramente da ricordare il capolavoro “Gangster Story” (1967), ma anche “Anna dei Miracoli” (1962) e “Alice’s Resturant” (1969), per ognuno dei quali ricevette una meritatissima nomination all’Oscar; ma sono da citare anche “Furia Selvaggia” (1958), “Piccolo Grande Uomo” (1970) e “Missouri” (1976).
Anche il grande Tony Curtis lascia un vuoto incolmabile: interprete memorabile, oltre che grande rubacuori (l’ultima delle sue sei mogli fu Janet Leigh), tutti lo ricordano insieme a Jack Lemmon e a Marilyn Monroe nel film di Billy Wilder “A Qualcuno Piace Caldo” (1959); ma oltre al suddetto capolavoro di Wilder, sono da ricordare almeno i suoi ruoli ne “I Vichinghi” (1958), “Spartacus” di Stanley Kubrick, e ne “La Parete di Fango” (per cui, nel 1958, ricevette una meritatissima nomination agli Oscar); famose e altrettanto valide anche le sue interpretazioni in “Francis, il Mulo Parlante” (1950), e nel film di Siodmak “Doppio Gioco” (1949), suo film d’esordio. Al suo enorme successo contribuì anche il suo ruolo nella fortunatissima serie televisiva “Attenti a Quei Due”, che lo rese mito insieme al suo co-protagonista (e grande amico) Roger Moore. Curtis aveva 85 anni.
