Proprio dopo aver scoperto con dolore che l’amata moglie è gravemente malata, l’anziano lustrascarpe di Le Havre Marcel Marx (Andrè Wilms) incontra per caso il piccolo Idrissa (Blondin Miguel), immigrato dall’Africa e arrivato in Francia dopo essere sfuggito alla polizia. Affezionatosi al ragazzino, Marcel decide, con la complicità di conoscenti e vicini di casa, di aiutarlo ad attraversare la Manica per raggiungere la madre in Inghilterra.
Davvero un piccolo miracolo questo 17esimo film di Kaurismaki, a cui il nordico fascino vintage e il ridente spirito rock’n’roll di Le Havre hanno fornito l’ambientazione ideale per una dolce “dramedy” d’autore con la quale il grande autore finlandese torna ai toni leggeri dopo la parentesi più pessimista de “Le Luci della Sera”. Con un ispirato tocco da “favola realista” che rimanda volontariamente a Carnè, Renoir, Tati e De Sica (la professione del protagonista richiama forse volontariamente al nostro neorealismo), l’autore racconta l’immigrazione e la dignità degli emarginati con una delicatezza intimistica in sapiente equilibrio tra commovente lirismo e allegra spensieratezza, tra semplicità della messa in scena e poesia del linguaggio. Il contagioso ottimismo di fondo è vincente perché spurio da ogni espediente o forzatura: la grazia e la bellezza dell’opera coinvolgono ed emozionano profondamente riuscendo a non scadere nel buonismo o nella retorica. Gradito e notevole il cammeo di Jean-Pierre Léaud. Premio Fipresci al festival di Cannes.
Miracolo a Le Havre | |
Miracolo a Le Havre | |
Summary
“Le Havre”; di AKI KAURISMAKI; con ANDRÈ WILMS, BLONDIN MIGUEL, KATI OUTINEN, JEAN-PIERRE DARROUSSIN, ELINA SALO, FRANÇOIS MONNIÈ, EVELYNE DIDI, JEAN-PIERRE LÉAUD; commedia; Finlandia/ Francia/ Germania, 2011; durata: 93’; |
%
Voto al film
|
0 (0 votes) | :
2 Comments
Onesto e Spietato
Poeticissimo! Se le cose belle si fanno lentamente, Kaurismaki (s)corre piano per farci gustare tutta la poesia della vita e della solidarietà sociale. Ne parlo anche sul mio blog… a presto!
elia88
@ Tommaso:
Sì, Kaurismaki non si è smentito neanche questa volta, e il film brilla di una maestria leggera e raffinata che non è certo da tutti.