Take Shelter

Ohio. Sposato con la casalinga Samantha (Jessica Chastain) e padre di una bambina sordomuta, il mite operaio Curtis (Michael Shannon) conduce una vita modesta ma tranquilla, quando inizia ad essere tormentato da terribili visioni, sempre più frequenti, in cui tremende catastrofi naturali si abbattono sulla sua famiglia. Attanagliato da questa nuova ed oscura paura, l’uomo decide quindi di costruire un rifugio anticiclone per proteggere l’incolumità dei suoi cari. Ma la disturbante paranoia non accenna a scemare, sfociando al contrario in un’ossessione psicotica che pare sopraffarlo.

Presentato con successo al Sundance Film Festival e vincitore della Settimana della Critica a Cannes 2011, questa folgorante opera seconda del talentuoso regista e sceneggiatore Jeff Nichols è un piccolo-grande film indipendente che comincia come un dramma intimista per diventare, attraverso un magistrale crescendo di vibrante tensione, un angoscioso declivio in un cupissimo incubo di divorante paranoia quasi mathesoniana, il tutto filtrato attraverso la mente del protagonista e fondato sulla continua alterazione/sovrapposizione tra reale e immaginario, fisico e psichico. Film d’atmosfere e di suggestioni, ma anche di personaggi (uno straordinario Shannon di inquietudine hitchcockiana, egregiamente supportato da un’intensa Chastain sempre più convincente), nei suoi toni da pseudo thriller psicologico (da dove proviene e che cosa fomenta la paura?) è leggibile anche come inquietante allegoria apocalittica sulla spaesata condizione di una società in crisi, mirabilmente riflessa nell’angosciato e angoscioso senso di minaccia incombente che non a caso trova il suo culmine nell’enigmatico finale aperto e fatalista. Da non perdere.