Gus Lobel (Clint Eastwood) è uno dei migliori talent scouts nel mondo del baseball, ma negli ultimi tempi l’avanzare dell’età e una malattia degenerativa alla vista gli rendono assai difficile svolgere al meglio il suo mestiere di professionista. Così, comunque deciso a svolgere un incarico in North Carolina, si trova costretto ad accettare l’aiuto della determinata figlia Mickey (Amy Adams), alla quale, nonostante il loro rapporto da sempre conflittuale, ha trasmesso la grande passione per lo sport. Tale esperienza potrebbe anche rappresentare per entrambi un’occasione per recuperare il rapporto, ma l’incontro fortuito con Johnny Flanagan (Justin Timberlake), scout della squadra avversaria che subito si innamora della ragazza, rischia di complicare ulteriormente la situazione.
Il titolo italiano potrebbe anche riferirsi al vecchio Clint che, superati gli ottanta e dopo vari annunci (poi sempre smentiti) di ritiro dalla recitazione, a distanza di quasi vent’anni torna a farsi dirigere da un altro regista, ovvero l’esordiente dietro la macchina da presa Robert Lorenz, da circa un trentennio suo abituale assistente e co-produttore alla Malpaso. Peccato però che, pur cercando di porsi sulla falsa riga del cinema dello stesso Eastwood (dal direttore della fotografia T. Stern al montatore J. Cox, gran parte del gruppo di collaboratori tecnici è lo stesso), questo patinato film di routine non possa nemmeno lontanamente avvicinarsi a tali risultati: infatti, focalizzato peraltro non a caso su un personaggio che troppo ricorda il protagonista del capolavoro Gran Torino, il film di Lorenz si mantiene corretto e dignitoso rivelandosi però assai ordinario e oltremodo prevedibile, cavalcando gli stilemi di quel filone “sportivo” di forte identità per inanellare cliché ed arrivare ad un finale così telefonato da lasciare l’amaro in bocca. Certo, in tutto questo i duetti tra l’inossidabile “texano dagli occhi di ghiaccio” e la sempre brava Amy Adams scorrono comunque fluidamente, ma a mancare davvero è forse soprattutto un’orchestrazione personale e degna di nota, ovvero uno stile ed un’identità definita che avrebbero forse potuto rendere più appetibile un materiale comunque assai poco esaltante.
Di Nuovo in Gioco | |
Di Nuovo in Gioco | |
Summary
"Trouble with the Curve"; di ROBERT LORENZ; con CLINT EASTWOOD, AMY ADAMS, JUSTIN TIMBERLAKE, JOHN GOODMAN, MATTHEW LILLARD, BOB GUNTON, ROBERT PATRICK, SCOTT EASTWOOD, ED LAUTER; drammatico; USA, 2012; durata: 111'; |
%
Voto al film
|
0 (0 votes) | :