A 91 anni ci ha lasciato il Maestro Alain Resnais. Grande regista sperimentatore e teorico del cinema, fu uno dei più importanti ispiratori della Nouvelle Vague: il capolavoro del 1959 Hiroshima Mon Amour (suo primo lungometraggio) divenne subito uno dei pilastri del movimento, e contribuì (insieme a I Quattrocento Colpi di Truffaut, Fino all’Ultimo Respiro di Godard e I Cugini di Chabrol) a cambiare il linguaggio del cinema negli Anni Sessanta. Tra i suoi lavori più celebri, oltre al succitato film del 1959 con protagonista Emmanuelle Riva, da ricordare sono almeno L’Anno Scorso a Marienbad (1961), Providence (1977), Mio Zio d’America (1980) e Parole, parole, parole… (1997). Pochi giorni fa il suo ultimo film Aimer, Boire et Chanter spopolava al Festival di Berlino, vincendo peraltro l’Orso d’Argento Alfred Bauer, attribuito ad una pellicola che “apre nuove prospettive”. Tra i molti premi ottenuti nella sua lunga carriera si annoverano, tra gli altri, un Leone d’Oro (per “L’anno scorso a Marienbad”), un Leone d’Argento, un Oscar (per il miglior cortometraggio), due Orsi d’argento, tre premi César e un David di Donatello.
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