Emigrata dall’India, la famiglia Kadim si stabilisce nel caratteristico villaggio di Saint-Antonin-Noble-Val, nel sud della Francia: un posto incantevole e raffinato, il luogo ideale dove aprire Maison Mumbai, un ristorante indiano a conduzione familiare in cui il giovane Hassan (Manish Dayal) potrà dimostrare le sue grandi doti di chef. Ma le cose cambiano nel momento in cui Madame Mallory (Helen Mirren), l’algida titolare e cuoca del rinomato ristorante francese Saule Pleureur, non si intromette: le sue implacabili proteste contro il nuovo ristorante indiano, che dista solo 30 metri dal suo, danno infatti luogo ad un’accesa battaglia fra i due locali, fino a quando la passione di Hassan per l’alta cucina francese e per Marguerite (Charlotte Le Bon), la deliziosa “sous chef” di Madame Mallory, non riuscirà ad amalgamare magicamente le due culture, regalando a Saint-Antonin nuovi sapori di cucina e di vita che neanche Madame Mallory potrà ignorare.
Co-prodotto da Steven Spielberg e Oprah Winfrey (sempre lungimiranti) e scritto per lo schermo dal capace Steven Knight (Piccoli Affari Sporchi, La Promessa dell’Assassino), che dopo il riuscitissimo esordio alla regia con Locke conferma nuovamente il suo talento anche alle prese con una materia a lui inusuale, questa trasposizione del romanzo di Richard D. Morais è forse il migliore tra gli ultimi film del discontinuo regista svedese Lasse Hallström, che dopo un fugace ritorno in patria con lo sbiadito thriller L’Ipnotista (a cui è seguito un ancora meno riuscito adattamento da Nicholas Sparks), torna invece, con un’altra produzione anglofona e internazionale, al registro a lui più congeniale dei buoni sentimenti in salsa agrodolce. Sulla falsariga di Chocolat (l’approccio spiccatamente favolistica, il contesto francese in ambientazione d’epoca), è una piacevole commedia pop di sapore speziato in cui il cibo diviene mezzo di integrazione tra culture diverse attraverso un incontro-scontro tra tradizione ed innervazione che evolve gradualmente in reciproca scoperta. Al di là dell’ottimismo un po’ programmatico nell’esposizione di un comunque sincero e certamente nobilissimo messaggio di pace e tolleranza, contano la scioltezza della narrazione e la gradevolezza del tocco con cui, conferendo vivacità allo svolgimento e riscattando così il tasso di buonismo imperante, il ritmo della storia edificante occidentale si contamina in maniera piuttosto equilibrata con la gustosa componente indiana, guardando con affetto all’estetica colorata e alla calda musicalità di Bollywood (la colonna sonora di A. R. Rahman, Oscar per The Millionaire) pur senza impugnarne a sproposito i retorici espedienti o i classici stilemi. Ben supportata da un nutrito cast di contorno tra cui spicca il celebre e prolifico attore indiano Om Puri, la grande Helen Mirren se la cava da veterana, con la classe e il mestiere che la contraddistinguono.
Amore, Cucina e Curry | |
Amore, Cucina e Curry | |
Summary
"The Hundred-Foot Journey"; di Lasse Hallström; con Helen Mirren, Om Puri, Manish Dayan, Charlotte Le Bon; commedia; USA/ India, 2014; durata: 122'. |
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