Curtis Hanson (1945-2016)

Curtis Hanson (1945-2016)

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Il mondo del cinema dice addio al regista e sceneggiatore Curtis Hanson, morto all’età di 71 anni nella sua casa californiana: eclettico e devoto alla tradizione del cinema classico, ottenne un grande successo con il celebre noir L.A. Confidential, vincitore di due premi Oscar.

Nato in Nevada nel 1945 ma cresciuto a Los Angeles, Hanson inizia la sua attività di regista negli anni Settanta: dopo aver co-sceneggiato The Dunwich Horror (adattamento di un racconto di H. P. Lovecraft), esordì alla regia nel 1973 con il thriller Sweet Kill, co-prodotto da Roger Corman. Dopo altre esperienze come sceneggiatore e produttore, negli anni Ottanta inizia a farsi notare anche come regista, spaziando con dimestichezza dalla commedia (dirigendo Un week-end da leone con Tom Cruise) alla tensione drammatica (prima con l’hitchcockiano La Finestra della camera da letto, interpretato da Isabelle Huppert e Elizabeth McGovern, poi con il thriller psicologico Cattive Compagnie, in cui dirige invece James Spader e Rob Lowe). Ed è proprio con un film di suspense che Hanson ottiene il suo primo vero successo di pubblico, dirigendo nel 1992 l’apprezzato La Mano sulla Culla (in cui dirige Annabella Sciorra, Rebecca DeMornay e Julianne Moore). A questo film segue The River Wild – Il fiume della paura, teso blockbuster con protagonisti Meryl Streep e Kevin Bacon. La consacrazione definitiva arriva però nel 1997, quando scrive e dirige il succitato L.A. Confidential, memorabile noir con Russell Crowe e Kevin Spacey tratto dal romanzo di James Ellroy che ottiene un enorme successo, facendo guadagnare a Kim Basinger un Oscar come migliore attrice non protagonista e allo stesso regista una statuetta per la migliore sceneggiatura non originale. Seguono poi l’ottimo Wonder Boys (atipica e originale commedia con Michael Douglas, Tobey Maguire, Frances McDorman e Robert Downey Jr.) e l’apprezzato 8 Mile (esordio sul grande schermo del rapper Eminem), entrambi premiati con l’Oscar per la miglior canzone. Nel 2005 torna alla commedia con il discreto In Her Shoes (in cui dirige Cameron Diaz, Toni Collette e Shirley MacLaine), mentre meno riuscito è invece il successivo Le Regole del Gioco (2007), dramma su un campione di poker con Drew Barrymore, Eric Bana e Robert Duvall. Nel 2011 è la volta di Too Big to Fail – Il crollo dei giganti, film per la televisione targato HBO animato da un cast stellare (tra cui spiccano William Hurt e Paul Giamatti), per il quale Hanson riceve una candidatura all’Emmy per la miglior regia. L’anno successivo dirige quello che sarà il suo ultimo film, ovvero Chasing Mavericks, biopic sulla figura del surfista Jay Moriarity realizzato in collaborazione con Michael Apted, subentrato alla regia quando Hanson si trovò impossibilitato a completare le riprese per motivi di salute. Ritiratosi nel 2012 dopo che gli era stato diagnosticato il morbo di Alzheimer, Curtis Hanson è morto per cause naturali il 20 settembre 2016.

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