Involontariamente riportato alla vita, dopo quasi due secoli, dal sonno mortale in cui venne imprigionato dalla strega innamorata Angelique (Eva Green), il vampiro Barnabas Collins (Johnny Depp) si ritrova catapultato negli Anni Settanta, quasi totalmente inconsapevole del nuovo mondo che lo circonda. Per di più, tornando alla sua dimora di Collinwood Manor, scoprirà che la sua grande casa è ora abitata dai suoi strambi discendenti: questi, pur con riluttanza, lo accolgono tra loro, ma con l’arrivo di Barnabas segreti celati e antiche maledizioni torneranno a perseguitare la sua (nuova) famiglia.
Ispirato ad una longeva ed atipica soap opera che, in onda negli Anni ’60, divenne di culto negli States (più di 1200 episodi che generarono sequel, spin-off e almeno un paio di film per la televisione), l’8° film di Burton con Depp protagonista è una bizzarra commedia fantasy travestita da horror, un disomogeneo ibrido tra il romanzo dark-gotico e il colorato umorismo pop-british che però rimane troppo incerto sulla strada da prendere, generando nel complesso un fatuo divertimento che purtroppo manca di vero incanto. Il limite principale di questo Burton minore è da ricercarsi principalmente nello sgangherato script di Seth Grahame-Smith: pur non privo di trovate piacevoli e spunti gustosi (il vampiro del Settecento che, catapultato negli Anni Settanta, usa la Chevrolet invece dei cavalli e scambia l’insegna di un McDonald’s per il simbolo di Mefistofele), il film finisce comunque, infatti, per ingolfarsi nella seconda parte, e la storia e i personaggi non decollano. Certo, il gusto grafico dell’autore di “Edward Mani di Forbice” è comunque presente, ma la pur sempre valida componente visiva (scenografie di Rick Heinrichs, fotografia di Bruno Delbonnel, costumi della veterana Colleen Atwood) non basta a restituire appieno la poetica burtoniana. Musiche di Danny Elfman, altro storico collaboratore di Burton insieme alla moglie Bonham Carter e all’amatissimo protagonista Depp, anche se quest’ultimo non risulta incisivo come di consueto: con un trucco da cartoon completo di artigli alla Nosferatu, il personaggio schiaccia l’attore, che gigioneggia ricalcando sé stesso; nutrito e felice invece il reparto femminile, tra cui spiccano anche Eva Green e Michelle Pfeiffer.
Dark Shadows | |
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Summary
id.; di TIM BURTON; con JOHNNY DEPP, MICHELLE PFEIFFER, HELENA BONHAM CARTER, EVA GREEN, JACKIE EARLE HALEY, CHLOE GRACE MORETZ, JONNY LEE MILLER, BELLA HEATHCOTE, CHRISTOPHER LEE, ALICE COOPER; fantasy; USA, 2012; durata: 113'; |
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2 Comments
Barbarella
Anch’io non l’ho trovato entusiasmante…
cinemasema
Ho molti dubbi su questo film. Burton ogni tanto fa un passo falso e questo non mi sembra all’altezza di suoi altri lavori. Ottima analisi che condivido.