Durante la cerimonia di premiazione svoltasi lunedì 27 marzo, trasmessa in diretta da Sky e condotta da Alessandro Cattelan, sono stati assegnati i premi David di Donatello 2017. E il trionfatore di questa 62esima edizione è La Pazza Gioia, che si aggiudica 5 riconoscimenti tra cui quelli principali per miglior film e miglior regia.
All’ultima opera dell’acclamato autore toscano (che per la prima volta trionfa in questa categoria dopo tre vittorie per miglior film, due per miglior sceneggiatura e una come regista esordiente) vanno anche le statuette per migliore scenografia, migliori acconciature e miglior attrice a Valeria Bruni Tedeschi, la quale, nel ritirare il quarto David della sua carriera per l’interpretazione dell’iconico ruolo di Beatrice Morandini Valdirana, si è lanciata in un discorso tra lacrime e risate che ha conquistato la platea ed il pubblico. A vincere in numeri sono però Veloce come il Vento di Matteo Rovere e Indivisibili di Edoardo De Angelis, che infatti si aggiudicano 6 premi a testa: al primo vanno le statuette per miglior fotografia, montaggio, trucco, effetti digitali, suono e miglior attore al protagonista Stefano Accorsi (già premiato nel 1999 per Radiofreccia), mentre il secondo, oltre ai due premi al musicista Enzo Avitabile (che infatti vince i David per miglior colonna sonora e miglior canzone), ottiene inoltre i riconoscimenti per miglior produttore, sceneggiatura originale e migliore attrice non protagonista ad Antonia Truppo (la quale fa il bis dopo la vittoria dello scorso anno nella stessa categoria per Lo Chiamavano Jeeg Robot). Nella nuova categoria (introdotta quest’anno) della migliore sceneggiatura adattata a prevalere è invece La Stoffa dei Sogni di Gianfranco Cabiddu, mentre ad aggiudicarsi la statuetta come migliore attore non protagonista è di nuovo Valerio Mastandrea, il quale, forte peraltro di una doppia nomination (l’amatissimo interprete era candidato infatti anche come protagonista per Fai Bei Sogni di Marco Bellocchio) arriva quindi alla quarta vittoria per la sua interpretazione in Fiore di Claudio Giovannesi. E se a ricevere il premio come miglior regista esordiente è invece Marco Danieli per il suo La Ragazza del Mondo, il David Giovani di quest’anno va a In Guerra per Amore (seconda regia cinematografica di Pif), mentre a vincere come miglior documentario è Crazy for Football di Volfango De Biasi. Pur vantando rispettivamente 10 e 5 candidature, rimangono invece a mani vuote il succitato Fai Bei Sogni del veterano Bellocchio e Le Confessioni di Roberto Andò. Per quanto riguarda invece le due categorie dedicate alle pellicole non italiane, ad ottenere il David come miglior film straniero è Animali Notturni di Tom Ford (vincitore del Gran Premio della Giuria all’ultimo festival di Venezia), mentre a trionfare come miglior film europeo è Io, Daniel Blake di Ken Loach (già Palma d’Oro al festival di Cannes). Infine, oltre al premio come miglior cortometraggio (categoria nella quale ha invece prevalso A Casa Mia di Mario Piredda), da citare è anche il David speciale alla carriera, assegnato quest’anno a Roberto Benigni, il quale, introdotto da un omaggio a La Vita è Bella, nel suo discorso di ringraziamento ha ribadito il suo amore per il cinema, dedicando poi il premio alla moglie Nicoletta Braschi.
Di seguito, ecco quindi l’elenco di tutti i candidati e vincitori (in rosso e in grassetto) di questa 62esima edizione dei premi David di Donatello:
MIGLIOR FILM
- La pazza gioia, di Paolo Virzì
- Fai bei sogni, di Marco Bellocchio
- Fiore, di Claudio Giovannesi
- Indivisibili, di Edoardo De Angelis
- Veloce come il vento, di Matteo Rovere
MIGLIORE REGISTA
- Paolo Virzì, per La pazza gioia
- Marco Bellocchio, per Fai bei sogni
- Claudio Giovannesi, per Fiore
- Edoardo De Angelis, per Indivisibili
- Matteo Rovere, per Veloce come il vento
MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
- Marco Danieli, per La ragazza del mondo
- Michele Vannucci, per Il più grande sogno
- Marco Segato, per La pelle dell’orso
- Fabio Guaglione, Fabio Resinaro, per Mine
- Lorenzo Corvino, per WAX: We are the X
MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
- Nicola Guaglianone, Barbara Petronio, Edoardo De Angelis, per Indivisibili
- Claudio Giovannesi, Filippo Gravino, Antonella Lattanzi, per Fiore
- Michele Astori, Pierfranco Diliberto, Marco Martani, per In guerra per amore
- Francesca Archibugi, Paolo Virzì, per La pazza gioia
- Roberto Andò, Angelo Pasquini, per Le confessioni
- Filippo Gravino, Francesca Manieri, Matteo Rovere, per Veloce come il vento
MIGLIORE SCENEGGIATURA ADATTATA
- Gianfranco Cabiddu, Ugo Chiti, Salvatore De Mola, per La stoffa dei sogni
- Fiorella Infascelli, Antonio Leotti, per Era d’estate
- Edoardo Albinati, Marco Bellocchio, Valia Santella, per Fai bei sogni
- Francesco Patierno, per Naples ’44
- Francesca Marciano, Valia Santella, Stefano Mordini, per Pericle il nero
- Massimo Gaudioso, per Un paese quasi perfetto
MIGLIORE PRODUTTORE
- Attilio De Razza, Pierpaolo Verga, per Indivisibili
- Cristiano Bortone, Bart Van Langendonck, Peter Bouckaert, Gong Ming Cai, Natacha Devillers, per Caffè
- Pupkin Production e IBC Movie con Rai Cinema, per Fiore
- Marco Belardi per Lotus Production (una società di Leone Film Group) – in collaborazione con Rai Cinema, per La pazza gioia
- Angelo Barbagallo per Bibi Film con Rai Cinema, per Le confessioni
- Domenico Procacci con Rai Cinema, per Veloce come il vento
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
- Valeria Bruni Tedeschi, per La pazza gioia
- Daphne Scoccia, per Fiore
- Angela e Marianna Fontana, per Indivisibili
- Micaela Ramazzotti, per La pazza gioia
- Matilda De Angelis, per Veloce come il vento
MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
- Stefano Accorsi, per Veloce come il vento
- Valerio Mastandrea, per Fai bei sogni
- Michele Riondino, per La ragazza del mondo
- Sergio Rubini, per La stoffa dei sogni
- Toni Servillo, per Le confessioni
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
- Antonia Truppo, per Indivisibili
- Valentina Carnelutti, per La pazza gioia
- Valeria Golino, per La vita possibile
- Michela Cescon, per Piuma
- Roberta Mattei, per Veloce come il vento
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
- Valerio Mastandrea, per Fiore
- Massimiliano Rossi, per Indivisibili
- Ennio Fantastichini, per La stoffa dei sogni
- Pierfrancesco Favino, per Le confessioni
- Roberto De Francesco, per Le ultime cose
MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
- Michele D’Attanasio, per Veloce come il vento
- Daniele Ciprì, per Fai bei sogni
- Ferran Paredes Rubio, per Indivisibili
- Vladan Radovic, per La pazza gioia
- Maurizio Calvesi, per Le confessioni
MIGLIORE MUSICISTA
- Enzo Avitabile, per Indivisibili
- Carlo Crivelli, per Fai bei sogni
- Carlo Virzì, per La pazza gioia
- Franco Piersanti, per La stoffa dei sogni
- Andrea Farri, per Veloce come il vento
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
- “Abbi Pietà di Noi” (musica, testi di Enzo Avitabile; interpretata da Enzo Avitabile, Angela e Marianna Fontana), da Indivisibili
- “I Can See The Stars” (musica e testi di Fabrizio Campanelli; interpretata da Leonardo Cecchi, Eleonora Gaggero, Beatrice Vendramin), da Come diventare grandi nonostante i genitori
- “L’Estate Addosso” (musica di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, Christian Rrigano e Riccardo Onori, testi di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti e Vasco Brondi; interpretata da Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti), da L’estate addosso
- “Po Popporoppò” (musica e testi di Carlo Virzì; interpretata dai pazienti di Villa Biondi), da La pazza gioia
- “Seventeen” (musica di Andrea Farri, testi di Lara Martelli; interpretata da Matilda De Angelis), da Veloce come il vento
MIGLIORE SCENOGRAFO
- Tonino Zera, per La pazza gioia
- Marcello Di Carlo, per In guerra per amore
- Carmine Guarino, per Indivisibili
- Marco Dentici, per Fai bei sogni
- Livia Borgognoni, per La stoffa dei sogni
MIGLIORE COSTUMISTA
- Massimo Cantini Parrini, per Indivisibili
- Cristiana Ricceri, per In guerra per amore
- Catia Dottori, per La pazza gioia
- Beatrice Giannini, Elisabetta Antico, per La stoffa dei sogni
- Cristina Laparola, per Veloce come il vento
MIGLIOR TRUCCATORE
- Luca Mazzoccoli, per Veloce come il vento
- Gino Tamagnini, per Fai bei sogni
- Maurizio Fazzini, per In guerra per amore
- Valentina Iannuccilli, per Indivisibili
- Esmé Sciaroni, per La pazza gioia
- Silvia Beltrani, per La stoffa dei sogni
MIGLIOR ACCONCIATORE
- Daniela Tartari, per La pazza gioia
- Mauro Tamagnini, per Fai bei sogni
- Massimiliano Gelo, per In guerra per amore
- Vincenzo Cormaci, per Indivisibili
- Alessio Pompei, per Veloce come il vento
MIGLIORE MONTATORE
- Gianni Vezzosi, per Veloce come il vento
- Consuelo Catucci, per 7 minuti
- Chiara Griziotti, per Indivisibili
- Cecilia Zanuso, per La pazza gioia
- Alessio Doglione, per La stoffa dei sogni
MIGLIOR SUONO
- Angelo Bonanni, Diego De Santis, Mirko Perri, Michele Mazzucco, per Veloce come il vento
- Gaetano Carito, Pierpaolo Lorenzo, Lilio Rosato, Roberto Cappanelli, per Fai bei sogni
- Valentino Giannì, Fabio Conca, Omar Abouzaid, Sandro Rossi, Lilio Rosato, Francesco Cucinelli, per Indivisibili
- Alessandro Bianchi, Luca Novelli, Daniela Bassani, Fabrizio Quadroli, Gianni Pallotto, per La pazza gioia
- Filippo Porcari, Federica Ripani, Claudio Spinelli, Marco Marinelli, Massimo Marinelli, per La stoffa dei sogni
MIGLIORI EFFETTI DIGITALI
- Artea Film & Rain Rebel Alliance International Network, per Veloce come il vento
- Chromatica, per In guerra per amore
- Makinarium, per Indivisibili
- Mercurio Domina, Far Forward, Fast Forward, per Mine
- Canecane, Inlusion, per Ustica
MIGLIOR DOCUMENTARIO
- Crazy for football, di Volfango De Biasi
- 60 – Ieri, oggi, domani, di Giorgio Treves
- Acqua e zucchero: Carlo Di Palma, i colori della vita, di Fariborz Kamkari
- Liberami, di Federica Di Giacomo
- Magic Island, di Marco Amenta
MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA
- Io, Daniel Blake, di Ken Loach
- Florence, di Stephen Frears
- Julieta, di Pedro Almodovar
- Sing Street, di John Carney
- Truman – Un vero amico è per sempre, di Cesc Gay
MIGLIOR FILM STRANIERO
- Animali notturni, di Tom Ford
- Captain Fantastic, di Matt Ross
- Lion, di Garth Davis
- Paterson, di Jim Jarmusch
- Sully, di Clint Eastwood
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
- A casa mia, di Mario Piredda
- Ego, di Lorenza Indovina
- Mostri, di Adriano Giotti
- Simposio suino in re minore, di Francesco Filippini
- Viola, Franca, di Marta Savina
DAVID GIOVANI
- In guerra per amore, di Pierfrancesco Diliberto
- 7 minuti, di Michele Placido
- L’estate addosso, di Gabriele Muccino
- La pazza gioia, di Paolo Virzì
- Piuma, di Roan Johnson
DAVID SPECIALE
- Roberto Benigni (alla carriera)