La storia inizia cinque anni dopo gli eventi narrati nel primo episodio: dopo essere riusciti a portare l’armonia tra draghi e vichinghi, durante un’esplorazione il giovane Hiccup e il fedele Sdentato scoprono una grotta segreta in cui vivono centinaia di draghi selvaggi, capeggiati da un misterioso cavaliere: tale inaspettata rivelazione li condurrà a dover affrontare una nuova battaglia per proteggere la pace.
Presentato con successo a Cannes 2014, questo sequel del grande successo d’animazione Dreamworks del 2010 (sempre basato sulla serie di romanzi per ragazzi di Cressida Cowell) ha convinto la critica e conquistato il pubblico, incassando solo in Italia oltre un un milione di euro nel primo giorno di programmazione (non per niente, un terzo film è già in lavorazione). Al secondo capitolo, oltre ad uno dei due registi (a dirigere è solo DeBlois, anche sceneggiatore, mentre Chris Sanders resta produttore esecutivo), la saga ovviamente perde anche (almeno in parte) l’effetto sorpresa del debutto, ma ciò è riscattato da una nuova originalità interna che riesce a rinnovare la formula vincente del prototipo, integrata in una tecnica sempre più perfezionata a sostegno di una trama che resta appunto coinvolgente ed emozionante. Forse ancor più raffinato del precedente sul piano tecnologico e stilistico (di nuovo con la preziosa consulenza visiva del grande direttore della fotografia Roger Deakins), non gli è infatti inferiore per trovate e situazioni gustose, sapienza nella gestione dell’azione spettacolare come nella distribuzione dei colpi di scena e curata attenzione nella caratterizzazione dei personaggi (vecchi e nuovi) con annesse implicazioni emotive, il tutto con un occhio di riguardo al contenuto morale: limpido ed accessibile anche ai più giovani eppure di non irrisorio spessore, il discorso sul valore del coraggio e delle responsabilità (connesso alla scoperta delle proprie potenzialità e ad un’indipendenza che apre le porte all’età adulta) è inserito con garbo e sapienza in un contesto di intrattenimento pressoché garantito per adulti e ragazzi. Tra le valide collaborazioni tecniche, sono inoltre da segnalare il lavoro del musicista John Powell (già candidato all’Oscar per il primo film) e il contributo alle canzoni di Jonsi (frontman dei Sigur Rós), mentre per quanto riguarda le voci, alle star del primo episodio (J. Baruchel, G. Butler, C. Ferguson, J. Hill e altri) si aggiungono Cate Blanchett e Djimon Hounsou. Nomination all’Oscar e Golden Globe come miglior film d’animazione.
Dragon Trainer 2 | |
Dragon Trainer 2 | |
Summary
“How to Train Your Dragon 2”; di Dean DeBlois; con le voci originali di Jay Baruchel, Gerard Butler, America Ferrera, Craig Ferguson, Jonah Hill, Cristopher Mintz-Plasse, Kristen Wiig, T. J. Miller, Kit Harrington, Cate Blanchett, Djimon Hounsou; animazione; USA, 2014; durata: 102’. |
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