Tra pronostici in parte rispettati e alcune sorprese, si è conclusa con la cerimonia di premiazione la 68a edizione del festival di Cannes. E il cinema nostrano, dopo l’Oscar a La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino lo scorso marzo, conquista ora un altro prestigioso premio internazionale: il film italiano Le Meraviglie diretto da Alice Rohrwacher si è infatti aggiudicato il Grand Prix, riconoscimento importante non solo perché secondo soltanto alla Palma d’Oro, ma anche perché, in un’edizione con giuria per la prima volta a maggioranza femminile (presieduta dalla grande Jane Campion), Alice è la prima donna regista italiana a conquistare un posto nel Palmarès.
Premiata da un’emozionata Sophia Loren (accolta con una standing ovation dopo un tributo a Marcello Mastroianni), la 32enne regista ha ringraziato i membri della giuria, la sorella Alba (tra gli interpreti del film) e suo padre. “Grazie al festival di Cannes, a Thierry Fremaux per avermi fatto venire qui, e a questa giuria per avermi fatto tornare”, ha aggiunto poi nel suo discorso di ringraziamento, “e grazie a voi tutti per il vostro lavoro, che mi ha portato qui e mi ha fatto innamorare. Girando il film ogni tanto ci hanno pizzicato delle api. È stato difficile vivere quest’avventura, ma poiché si dice che chi viene punto poi da vecchio non avrà reumatismi, speriamo che questo porti bene per il futuro”.
La Palma d’Oro al miglior film è invece andata a Winter Sleep del regista turco Nuri Bilge Ceylan che, alla sua quinta partecipazione a Cannes, si aggiudica finalmente il riconoscimento più importante dopo un premio alla regia e due Gran Prix: con i suoi 196 minuti di durata, il film è il più lungo nella storia del festival. Interessante l’assegnazione del Premio della Giuria, attribuito ex-aequo a Xaver Dolan per il suo applaudito Mommy e a Jean-Luc Godard per Adieu au Langage: rispettivamente il più giovane e il più anziano tra i registi in concorso, il primo (classe 1989 e già al quinto film da regista), è un enfant prodige capace di stupire per il linguaggio coraggioso ed innovativo, l’estro spregiudicato e la foga dei messaggi, mentre il secondo è un pilastro del cinema internazionale, un maestro della Nouvelle Vague che continua a fare cinema ed ora presenta un film in cui per la prima volta fa ricorso al 3D; un doppio premio che ha assume quindi anche un significato simbolico, come a sostenere l’importanza della sperimentazione e dell’evoluzione del linguaggio cinematografico.
Il premio alla miglior regia è invece andato all’americano Bennett Miller (già regista di Capote e L’Arte di Vincere) per il ben accolto Foxcatcher, film tratto da una storia vera sul disfacimento del sogno americano, interpretato da Channing Tatum, Mark Ruffalo e un inedito Steve Carell.
E a proposito di interpreti, è invece la sempre grande Julianne Moore (non presente alla cerimonia) ad aggiudicarsi il premio come miglior attrice per il suo ruolo di nevrotica star hollywoodiana e madre spregevole nel caustico Maps to the Stars di David Cronenberg, mentre l’inglese Timothy Spall conquista il meritatissimo premio come miglior attore per la sua interpretazione nell’apprezzatissimo film biografico Mr. Turner diretto dal grande Mike Leigh.
Infine, il premio per la migliore sceneggiatura è invece andato al potente Leviathan del regista russo Andrey Zvyagintsev (già vincitore del Leone d’Oro al festival di Venezia nel 2003 per Il Ritorno).
Tra gli esclusi dal Palmarès, oltre a Juliette Binoche (ottima protagonista del film di Olivier Assayas Sils Maria), spiccano Duex Jours, Deux Nuit (diretto dai fratelli Dardenne e con protagonista Marion Cotillard) e soprattutto Still the Water, applaudito film della regista giapponese Naomi Kawase. Nessun premio anche per Incompresa, terzo film da regista di Asia Argento (presentato nella sezione Un Certain Regard).
Di seguito, tutti i premi della 68a edizione del festival di Cannes:
CONCORSO
- Palma d’Oro al miglior film: WINTER SLEEP di Nuri Bilge Ceylan
- Grand Prix: LE MERAVIGLIE di Alice Rohrwacher
- Miglior regia: Bennett Miller, per FOXCATCHER
- Premio della Giuria (ex-aequo): MOMMY di Xavier Dolan & ADIEU AU LANGAGE di Jean-Luc Godard
- Premio alla miglior sceneggiatura: Andrey Zvyagintsev e Oleg Negin per LEVIATHAN
- Premio alla migliore attrice: Julianne Moore in MAPS TO THE STARS di David Cronenberg
- Premio al miglior attore: Timothy Spall in MR. TURNER di Mike Leigh
CORTOMETRAGGI
- Palma d’Oro al miglior cortometraggio: LEIDI – Simón Mesa Soto
- Menzione speciale (ex-aequo): AÏSSA – Clément Trehin-Lalanne & JA VI ELSKER – Hallvar Witzø
UN CERTAIN REGARD
- Premio Un Certain Regard: FEHÉR ISTEN di Kornél Mundruczó
- Premio della Giuria: TURIST di Ruben Östlund
- Premio Speciale Un Certain Regard: THE SALT OF THE EARTH di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado
- Premio per il Miglior Cast: PARTY GIRL di Marie Amachoukeli, Claire Burger e Samuel Theis
- Premio al miglior attore: David Gulpilil in CHARLIE’S COUNTRY di Rolf de Heer)
CAMÉRA D’OR (PREMIO PER LA MIGLIORE OPERA PRIMA)
- PARTY GIRL di Marie Amachoukeli, Claire Burger e Samuel Theis (presentato nella sezione Un Certain Regard)
CINEFONDATION
- Primo Premio: SKUNK di Annie Silverstein (University of Texas at Austin, USA)
- Secondo Premio: OH LUCY! di Atsuko Hirayanagi (NYU Tisch School of the Arts Asia, Singapore)
- Terzo Premio (ex-aequo): LIEVITO MADRE di Fulvio Risuleo (Centro Sperimentale di Cinematografia, Italy) & THE BIGGER PICTURE di Daisy Jacobs (National Film and Television School, United Kingdom)
- The Jury of the CST has awarded the VULCAN AWARD OF THE TECHNICAL ARTIST to: Dick Pope (director of photography, for bringing to light the works of Turner in the movie MR. TURNER by Mike Leigh)
QUINZAINE DES RÉALISATEURS
- Prix Art Cinema Award: LOVE AT FIRST FIGHT di Thomas Cailley
- Prix Label Europa Cinemas: LOVE AT FIRST FIGHT di Thomas Cailley
- Prix SACD: LOVE AT FIRST FIGHT di Thomas Cailley
- Prix illy (cortometraggio): SEM CORAÇAO di Nara Normande e Tiao
- Menzione speciale: TRECE SI PRIN PERETE di Radu Jude
SEMAINE DE LA CRITIQUE
- Nespresso Grand Prize: THE TRIBE di Myroslav Slaboshpytskiy
- France 4 Visionary Award: THE TRIBE di Myroslav Slaboshpytskiy
- SACD Award: HOPE di Boris Lojkine
- Sony CineAlta Discovery Prize: A CIAMBRA di Jonas Carpignano
- Canal+ Award: CROCODILE di Gaëlle Denis
- Gan Foundation Support for Distribution: THE TRIBE di Myroslav Slaboshpytskiy
PREMI COLLATERALI
- Premio Fipresci (Concorso): WINTER SLEEP di Nuri Bilge Ceylan
- Premio Fipresci (Un Certain Regard): JAUJA di Lisandro Alonso
- Premio Fipresci (Quinzaine des Réalisateurs): LOVE AT FIRST FIGHT di Thomas Cailley
- Premio della Giuria Ecumenica: TIMBUKTU di Abderrahmane Sissako
- Menzione Speciale della Giuria Ecumenica (ex-aequo): THE SALT OF THE EARTH di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado & LE BELLE JEUNESSE di Jaime Rosales
- Queer Palm: PRIDE di Matthew Warchus
- Trofeo Chopard (Rivelazione femminile): Adèle Exarchopoulos
- Trofeo Chopard (Rivelazione maschile): Logan Lerman
- Premio François Chalais: TIMBUKTU di Abderrahmane Sissako
- Dog Palm: Luke e Body per WHITE GOD di Kornél Mundruczó