Nonostante i pareri discordanti di pubblico e critica, è “The Tree of Life” (opus n. 6 del tanto grande quanto poco prolifico regista Terrence Malick) ad aggiudicarsi la Palma d’Oro come miglior film del festival di Cannes 2011 durante la cerimonia di premiazione presentata dalla madrina di quest’anno Melanie Laurent. Nonostante i buoni pronostici, l’Italia deve invece accontentarsi del premio onorario a Bernardo Bertolucci: rimangono infatti a bocca asciutta entrambi i film italiani in Concorso, vale a dire “Habemus Papam” di Nanni Moretti, e soprattutto “This Must Be the Place”, primo film americano di Paolo Sorrentino, quest’ultimo molto applaudito nonché già premiato dalla critica ecumenica, e per il quale già si pensava ad un premio anche per il protagonista Sean Penn, che però si vede soffiare il premio da Jean Dujardin, che riceve il premio per la migliore interpretazione maschile per il suo ruolo nello splendido “The Artist”, il film muto e in bianco e nero di Michel Hazanavicius che ha incantato la Croisette. Il premio alla migliore attrice è andato invece a Kirsten Dunst, protagonista dell’apocalittico “Melancholia”, ultimo lavoro del controverso regista danese Lars Von Trier, bandito dal festival perché considerato “persona non gradita” dopo i suoi apprezzamenti su Hitler e sul nazismo. La Dunst batte così la superfavorita Tilda Swinton di “We Need to Talk About Kevin”, mentre “Potisse” di Meiwenn Le Besco si aggiudica il Premio della Giuria (presieduta quest’anno da Robert De Niro). Premiati anche “Footnote” (migliore sceneggiatura) e “Drive” (migliore regia al danese Nicolas Winding Ref, che soffia il premio a “Le Havre” di Aki Kaurismaki, vincitore invece del premio Fipresci). Altro ex-aequo anche nella sezione “Un Certain Regard”, dove a ricevere il riconoscimento principale sono stati “Halt auf freier Strecke” di Andreas Dresen e “Arirang”, diretto dal sud-coreano Kim Ki-Duk, mentre il premio “Camera d’Or”, è stato assegnato a “Las Acacias” di Pablo Giorgelli. Da ricordare anche il premio alla carriera al grande Jean Paul Belmondo.
Di seguito, tutti i vincitori delle varie sezioni di questa 64esima edizione del festival della Croisette:
CONCORSO
- Palma d’Oro (miglior film): “The Tree of Life”, di Terrence Malick
- Grand Premio Speciale della Giuria (ex aequo): “Once Upon a time in Anatolia”, di Nuri Bilge Ceylan / “Il Ragazzo con la Bicicletta”, di Luc Dardenne, Jean-Pierre Dardenne
- Miglior regia: Nicolas Winding Refn (“Drive”)
- Miglior sceneggiatura: “Footnote”, di Joseph Cedar
- Miglior attrice: Kirsten Dunst (“Melancholia”)
- Miglior attore: Jean Dujardin (“The Artist”)
- Premio della Giuria: “Polisse”, di Maiwenn Le Besco
SEZIONE CORTOMETRAGGI
- Palma d’Oro (migliore cortometraggio): “Cross-Country”, di Maryna Vroda
- Premio della Giuria (sezione Corti): “Swimsuit 46”, di Wannes Destoop.
SEZIONE “UN CERTAIN REGARD”
- Premio Un Certain Regard (ex-aequo): “Arirang”, di Kim Ki-duk / “Halt auf freier Strecke”, di Andreas Dresen.
- Premio della Giuria: “Elena”, di Andrey Zvyagintsev
- Miglior regista: Mohammad Rasoulof (“Bé Omid é Didar”)
SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA
- Gran Premio Settimana Internazionale della Critica: “Take Shelter”, di Jeff Nichols
- Menzione speciale del presidente della giuria: “Snowtown”, di Justin Kurzel
- Premio SACD: “Take Shelter”, di Jeff Nichols
- Premio ACID/CCAS: “Las Acacias”, di Pablo Giorgelli
- Premio OFAJ della Giovane Critica: “Las Acacias”, di Pablo Giorgelli
SEZIONE “QUINZAINE DES REALISATEURS”
- Premio Art Cinéma: “Les Géants”, di Bouli Lanners
- Premio Europa Cinema Label: “Atmen”, di Karl Markovics
- Premio SACD: “Les Géants”, di Bouli Lanners
PREMI FIPRESCI
- Film In Concorso: “Le Havre”, di Aki Kaurismäki
- Film “Un Certain Regard”: “L’Exercice de l’Etat”, di Pierre Schoeller
- Film delle sezioni collaterali: “Take Shelter”, di Jeff Nichols
PREMI DELLA GIURIA ECUMENICA
- Premio della Giuria Ecumenica: “This Must Be the Place”, di Paolo Sorrentino
- Menzione speciale della Giuria Ecumenica: “Le Havre”, di Aki Kaurismäki
- Menzione speciale della Giuria Ecumenica: “Et maintenant, on va où?”, di Nadine Labaki
PREMIO “CAMERA D’OR”
- “Las Acacias”, di Pablo Giorgelli
PREMIO ONORARIO:
- Bernardo Bertolucci
PREMIO ALLA CARRIERA:
- Jean Paul Belmondo
2 Comments
marco46
cerco da tempo qualcuno che mi spieghi cos’è la GIURIA ECUMENICA (un comitato di rabbini, monsignori, monaci zen e mullah?) e che cosa ci fa a Cannes
elia88
@ marco46: in molti festival internazionali (Cannes compreso) è presente una Giuria Ecumenica: composta equamente da laici credenti e religiosi convinti, questa giuria si concentra su quei film che riescono a sensibilizzare il pubblico grazie a valori religiosi, umani o sociali, infondendo un sentimento di speranza proprio perchè trattano di giustizia, pace e spiritualità. Può essere considerata una visione del film da una diversa angolatura, come succede, per esempio, anche con il premio del pubblico (anch’esso presente al Sundance come anche a Venezia): certo, premi come questi possono non considerare il film nella loro entierezza, ma possono anche far luce su un valore aggiunto della pellicola che magari le altre sezioni avevano ignorato.