Si è conclusa oggi la 68esima edizione del festival di Cannes. E alla fine, tra pronostici ribaltati e qualche polemica immancabile, ad aggiudicarsi il riconoscimento più importante è stato l’apprezzato Dheepan di Jacques Audiard (già premiato nel 2009 con il Gran Prix della Giuria per il bellissimo Il Profeta).
L’apprezzato film del regista francese soffia così la Palma d’Oro ad altri titoli di rilievo che, a giudicare dalle reazioni entusiastiche, parevano essere tra i favoriti: tra questi, spiccano il drammatico Carol di Todd Haynes (con protagonista la sempre grande Cate Blanchett), il personale film di arti marziali The Assassin del cinese Hou Hsiao-Hsien e il sorprendente esordio Son of Saul, diretto dall’ungherese László Nemes. Tutti questi film hanno comunque ricevuto un riconoscimento importante: il primo porta infatti alla vittoria la co-protagonista Rooney Mara, che si aggiudica il premio per la miglior attrice ex aequo con la Emmanuelle Bercot di Mon Roi, il secondo ottiene invece il premio per la miglior regia, mentre l’ultimo si aggiudica il prestigioso Grand Prix (oltre al collaterale trofeo Fipresci, assegnato dalla critica internazionale).
E se a vincere come miglior attore è l’applaudito Vincent Lindon per la sua interpretazione nel civilmente impegnato La Loi du Marché di Stéphane Brizé, il premio alla migliore sceneggiatura è andato invece a Chronic di Michel Franco, mentre la fantascienza distopica e sentimentale di The Lobster (primo film in lingua inglese del regista greco Yorgos Lanthimos) si aggiudica il Premio della Giuria (presieduta quest’anno dai fratelli Coen). A ricevere il premio Camera d’Or per la miglior opera prima è invece La Tierra y la Sombra del colombiano César Augusto Acevedeo, mentre il miglior cortometraggio è Waves ’98 di Ely Dagher.
Deluse, invece, le inizialmente altissime aspettative italiane: infatti, nonostante la straordinariamente massiccia presenza sulla Croisette del cinema nostrano di qualità, degnamente rappresentato da tre teste di serie come Moretti, Garrone e Sorrentino (le cui opere sono state peraltro accolte con reazioni tendenzialmente molto soddisfacenti), purtroppo nessuno dei nostri autori in concorso è riuscito ad aggiudicarsi uno dei riconoscimenti principali (anche se al bellissimo Mia Madre è stato riservato il premio della giuria ecumenica). Tra gli esclusi (a sorpresa) dal palmares, da segnalare anche l’applaudito film di Jia Zhang-Ke Mountains May Depart, uno dei titoli più apprezzati di questa edizione del festival, che in molti (non a caso) avrebbero voluto vedere sul podio.
A trionfare nella sezione Un Certain Regard è la commedia islandese Hrutar del giovane regista Grimur Hakonarson; il miglior regista è invece Kiyoshi Kurosawa per il suo Kishibe No Tabi, mentre il premio della giuria (presieduta da Isabella Rossellini) è andato a Zvizdan del croato Dalibor Matanic. Anche qui, niente di fatto per un altro italiano a Cannes, ovvero il regista Roberto Minervini (marchigiano trapiantato negli Stati Uniti), che con il suo Louisiana aveva comunque fatto il pieno di applausi. Infine, tra i riconoscimenti assegnati durante la cerimonia di premiazione, da citare anche il premio alla carriera alla grande Agnès Varda.
Di seguito, tutti i vincitori delle varie sezioni di questa 68esima edizione del festival della Croisette:
CONCORSO
- Palma d’Oro al miglior film: Dheepan di Jacques Audiard
- Grand Prix: Saul Fia (Son of Saul) di László Nemes
- Premio alla miglior regia: Hou Hsiao-Hsien per The Assassin
- Premio della Giuria: The Lobster di Yorgos Lanthimos
- Premio alla miglior attrice (ex-aequo): Rooney Mara per Carol; Emmanuelle Bercot per Mon Roi
- Premio al miglior attore: Vincent Lindon per La Loi du Marché
- Premio alla migliore sceneggiatura: Michel Franco per Chronic
- Premio Caméra d’Or alla migliore opera prima: La Tierra y la Sombra di César Augusto Acevedeo
- Premio al miglior cortometraggio: Waves ’98 di Ely Dagher
UN CERTAIN REGARD
- Premio Un Certain Regard: Hrútar di Grímur Hákonarson
- Premio della Giuria: Zvizdan di Dalibor Matanić
- Premio alla miglior regia: Kiyoshi Kurosawa per Kishibe no tabi
- Premio Un Certain Talent: Comoara di Corneliu Porumboiu
- Premio Promising Future (ex-aequo): Masaan di Neeraj Ghaywan; Nahid di Ida Panahandeh
SEMAINE DE LA CRITIQUE
- Nespresso Grand Prize al miglior film: Paulina di Santiago Mitre
- Sony CineAlta Discovery Prize al miglior cortometraggio o mediometraggio: Varicella di Fulvio Risuleo
- France 4 Visionary Award e SACD Award: La tierra y la sombra di César Augusto Acevedo
- Gan Foundation Award for Distibution: The Wakhan Front di Clément Cogitore
- Canal + Award a un cortometraggio: Ramona di Andrei Cretulescu
QUINZAINE DES RÉALISATEURS
- Premio Label Europa Cinéma: Mustang di Deniz Gamze Ergüven
- Premio SACD: Trois souvenirs de ma jeunesse di Arnaud Desplechin
- Premio Art Cinéma Award: El abrazo de la serpiente di Ciro Guerra
- Premio Illy a un cortometraggio: Rate me di Fyzal Boulifa
- Menzione speciale Premio Illy a un cortometraggio: The Exquisite Corpus di Peter Tscherkassky