Charlie (Logan Lerman), ragazzo sveglio e intelligente ma timido e insicuro, arriva alle scuole superiori tenendosi in disparte. Quando incontra la bella Sam (Emma Watson) e il difficile Patrick (Ezra Miller), i due amici lo prenderanno in simpatia, guidandolo insieme a loro verso nuove esperienze: primi amori, prime feste, tanta musica e molta letteratura. Ma in tutto questo, tra inattese sensazioni e sorprendenti esperienze, Charlie non riesce a liberarsi da un doloroso ricordo d’infanzia.
Nell’adattare il suo discusso e amatissimo romanzo epistolare “Ragazzo da Parete” (1999), lo scrittore S. Chbosky (al suo esordio al cinema) è riuscito egregiamente a riproporre in immagini lo spirito delle sue pagine con sentita e contagiosa partecipazione. Pregevole per fluidità dello stile, delicatezza del tocco e attenzione al disegno psicologico, zeppo di riferimenti letterari (Salinger e Fitzgerald su tutti) e commentato da un variegato controcanto musicale (tra i tanti, Smiths, Beatles e David Bowie, ma anche il “Rocky Horror Picture Show”), è un delicato e dolceamaro racconto adolescenziale che, tra sottile divertimento e toccante malinconia, sotto una superficie di sorridente leggerezza rivela una non trascurabile profondità, affrontando con sapienza temi di incisiva importanza: le difficoltà dei giovani nell’affermarsi, nel distinguersi e nell’esprimersi, la ricerca di se stessi e di un punto di riferimento, la forza genuina dell’amicizia, la scoperta e il talvolta problematico sviluppo delle relazioni, ma anche il diritto-dovere di liberarsi di un trauma infantile, il tutto legato ad una riflessione degna di nota sul sentimento che nasce dal dolore, e viceversa (“Noi accettiamo l’amore che crediamo di meritare”). Nel ruolo del protagonista, il giovane Lerman (già “Percy Jackson” per Chris Columbus) se la cava e funziona, anche se a bucare davvero lo schermo sono l’inquieto Patrick di Ezra Miller (che dopo l’ottima performance in “… E ora Parliamo di Kevin” conferma le sue doti di giovane promessa) e soprattutto la sensibile, fragile e coraggiosa Emma Watson che, uscita dalla saga di Harry Potter, fa centro con il suo primo ruolo più complesso e maturo.
Noi Siamo Infinito | |
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Summary
"The Perks of Being a Wallflower"; di Stephen Chbosky; con Logan Lerman, Emma Watson, Ezra Miller, Mae Whitman, Kate Walsh, Dylan McDermott, Melanie Lynskey, Nina Dobrev, Johnny Simmons, Paul Rudd; drammatico; USA, 2012; durata: 103'. |
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