Becca (Nicole Kidman, nomination all’Oscar) e Howie (Aaron Eckhart, a lato) cercano, senza particolare successo, di elaborare il lutto per la perdita del loro figlioletto, investito da un’auto otto mesi prima; come se non bastasse, la donna non riesce a sopportare né la gravidanza inaspettata della sorella (Tammy Blanchard), né tantomeno i discutibili consigli della madre (Dianne Wiest), anch’essa reduce dalla perdita di un figlio, seppur in diverse circostanze. I problemi di incomunicabilità tra i due coniugi si esasperano ulteriormente quando Howie inizia a legare con una donna (Sandra Oh) conosciuta ad un gruppo di sostegno, e Becca decide di incontrare il giovane ragazzo (Miles Teller) che provocò l’incidente…
Per portare sullo schermo la pièce premio Pulitzer di David Lindsay-Abaire, anche autore della sceneggiatura, il controverso regista John Cameron Mitchell abbandona la spudorata e trasgressiva modalità d’espressione dei suoi film precedenti (su tutti il cult “Hedwig”, ma anche l’ultimo, vietatissimo “Shortbus”), e sceglie per la prima volta un registro formalmente minimalista, anche se non mancano alcune brillanti idee di regia, soprattutto sul piano visivo; Mitchell lascia infatti che le emozioni forti e contrastanti trapelino dai dialoghi di ferro e dalle espressioni di due protagonisti perfetti, entrambi annientati da un dolore straziante sempre presente tra le pareti della loro casa, scura e silenziosa, in efficace contrapposizione con la luce del mondo esterno, per lasciarsi cadere in quella “tana del coniglio” del titolo (che allude esplicitamente all’universo di Lewis Carroll) nella speranza di precipitare in qualche mondo parallelo, in cui può vivere felice sia chi è stato annientato da un dolore incancellabile, sia chi convive con i sensi di colpa perché quel dolore l’ha provocato. Non è certo il primo film in cui Mitchell tratta di alienazione derivata dai drammi della vita, ma forse questo è uno dei più riusciti. E Nicole Kidman, qui anche produttrice e di nuovo candidata all’Oscar, finalmente ritorna allo splendore che la contraddistingue: il suo viso è una maschera di dolore che travolge.
Rabbit Hole | |
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Summary
id.; di JOHN CAMERON MITCHELL; con NICOLE KIDMAN, AARON ECKHART, DIANNE WIEST, SANDRA OH, GIANCARLO ESPOSITO, TAMMY BLANCHARD, MILES TELLER; drammatico; USA, 2010; durata: 90’; |
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