Quando la regina, ormai prossima al parto, si ammala gravemente, il re suo marito sguinzaglia i soldati perché trovino un magico fiore capace di curarla. La miracolosa guarigione avviene, e nasce così una bellissima bambina di nome Rapunzel, i cui lunghissimi capelli biondi ereditano i poteri del fiore. Quando però la perfida Gothel (voce originale di Donna Murphy) scopre che le proprietà curative della chioma della bimba possono preservarla giovane in eterno, decide di rapirla. Gothel rinchiude così la principessa in un’altissima torre nascosta nei boschi, dalla quale non potrà uscire, così da poter sempre usufruire della magia della magia della sua chioma. Passati gli anni, Rapunzel (voce originale di Mandy Moore, voce italiana di Laura Chiatti), alla soglia del suo diciottesimo compleanno, è però ormai più che desiderosa di vedere il mondo: ad alimentare la sua curiosità, una lunghissima serie di lanterne che ogni anno, la notte del suo compleanno, si accendono in lontananza. L’occasione le si presenta quando il furfante Flynn Ryder (voce originale di Zachary Levy, voce italiana di Giampaolo Morelli), in fuga dalle guardie dopo aver rubato una preziosa corona, decide di arrampicarsi sulla torre per nascondersi: è allora infatti che Rapunzel, determinata come non mai, promette di restituirgli la corona che lei ha prontamente nascosto, solo a patto che lui la accompagni alla scoperta delle misteriose luci…
Dopo il deludente risultato al box office del comunque discreto “La Principessa e il Ranocchio”, per il suo cinquantesimo classico animato la Disney decide di affidarsi alla supervisione del “mago” della Pixar John Lasseter e ad uno degli sceneggiatori di “Cars” per allargare il suo target ed alzare il livello della qualità. E l’effetto si vede: infatti, pur tornando alla vecchia formula dell’adattamento delle fiabe classiche (in questo caso “Raperonzolo” dei fratello Grimm), il risultato è una moderna e piacevole rivisitazione in una eccellente tecnica di animazione digitale (anche se il 3D è superfluo), che mescola ingredienti d’annata a nuove e gradevoli trovate, non lasciando indifferenti nel suo attento equilibrio tra le componenti: azione ben calibrata, classico romanticismo, azzeccato umorismo, intermezzi da musical (come nei più classici cartoon di casa Disney) e due azzeccati protagonisti (eroina esuberante lei, ladro dal cuore d’oro lui). Notevoli sono anche quasi tutti i personaggi di contorno (tra cui spicca il cavallo Maximus), ma grande contributo viene anche da Alan Menken, autore della colonna musicale e delle canzoni, rinomato specialista del genere nonchè già Oscar per i tormentoni de “La Sirenetta”, “Aladdin” e “La Bella e la Bestia”. In Italia, le voci originali di Mandy Moore e Zachary Levy sono discretamente sostituite da quelle di Laura Chiatti e Giampaolo Morelli; rimangono invece vittime del doppiaggio i testi delle canzoni (purtroppo naturalmente tradotte) e il titolo (che nell’assai più efficace versione originale significa “intrecciato”).
Rapunzel - L'Intreccio della Torre | |
Rapunzel - L'Intreccio della Torre | |
Summary
“Tangled”; di NATHAN GRENO, BYRON HOWARD; con le voci originali di MANDY MOORE, ZACHARY LEVY, DONNA MURPHY, JEFFREY TAMBOR, RON PELMAN; animazione; USA, 2010; durata: 94’; |
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Voto al film
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1 Comment
elia88
@ theanimeworld: Ringrazio molto per l’apprezzamento. 🙂