Remember Me

Tyler (Robert Pattinson), figlio arrabbiato di un importante uomo d’affari (Pierce Brosnan) e Ally (Emilie De Ravin), depressa e schiacciata dall’affetto di un padre iperprotettivo (Chris Cooper) hanno in comune un lutto passato: lui non ha mai superato la morte del fratello, lei la morte della madre, uccisa da un gruppo di teppisti. Quando i due si incontrano e si innamorano a New York, cercheranno di aiutarsi l’un l’altra per superare dolore e difficoltà.

Già noto per aver diretto vari episodi di “Sex and the City” e de “I Soprano”, ma anche il riuscito lungometraggio “Hollywoodland”, il regista Allen Coulter realizza ora un doppio dramma familiare che pare quasi avere come modello (soprattutto nelle intenzioni e nel protagonista) il capolavoro di Kazan “La Valle dell’Eden”. Pur non puntando certo a tale risultato, i presupposti potevano far pensare a qualcosa di soddisfacente (con il binomio amore-destino pronto ad offrire discreto materiale), ma la sceneggiatura di Will Fetters e Jenny Lumet (figlia di Sidney) non risulta particolarmente eclatante, e le succitate ambizioni rimangono tali in un film che procede infatti tra alti e bassi: infatti, il rapporto tra dolore singolo e sconforto comunitario non è reso al meglio, mentre la solitudine di una novella “gioventù bruciata” appare purtroppo soltanto abbozzata; inoltre, quando il film ambisce a diventare una riflessione sull’attacco alle Twin Towers, il tutto scade nel ridicolo-pretestuoso. In tutto ciò, il giovane e monocorde divo di “Twilight” Robert Pattinson non riesce ad andare oltre l’insipido cliché nel tentativo decisamente troppo azzardato di giocare a rifare James Dean. Anche per questo, una New York bella e naturale come cornice e un discreto cast di supporto non bastano quindi a colmare le lacune di un film più commosso che commovente, che non soddisfa fino in fondo, e che ha nel finale il suo punto più basso, con un’ennesima, incredibile caduta di stile.