Copenaghen, 1766. Appena quindicenne, l’inglese Carolina Matilde di Hannover (Alicia Vikander) sposa senza amore suo cugino Cristiano VII (Mikkel Boe Folsgaard), re di Danimarca e di Norvegia. Turbata dal comportamento volubile e dall’instabilità mentale di un marito che non la considera se non per la procreazione, la giovane regina si getta così in una relazione con l’illuminista Johann Friedrich Struensee (Mads Mikkelsen), nuovo medico del sovrano.
Dai romanzi “Il medico di corte” di Per Olov Enquist e “Prinsesse af blodet” di Bodil Steensen-Leth, il regista Nikolaj Arcel (già autore del primo adattamento svedese di “Uomini che Odiano le Donne”) e il suo co-sceneggiatore Ramus Heisterberg hanno tratto un elegante film europeo in costume che rievoca un’importante pagina della storia danese (poco conosciuta nel resto del mondo) dal punto di vista di una regina adolescente dallo sfortunato destino. Strutturato come un lungo flashback, ricco di arguti rimandi shakespeariani e assai accurato nella sontuosa ricostruzione d’epoca in confezione di livello (fotografia di Rasmus Videbæk, scenografie di Niels Sejer, costumi di Manon Rasmussen, musiche di Cyrille Aufort e Gabriel Yared), uno dei suoi meriti principali è la compenetrazione piuttosto equilibrata tra testo (il plot romantico) e contesto (il background storico): trovata la giusta combustione drammatica, il primo avvince e coinvolge senza scadere nella patinata retorica sentimentale, mentre il secondo, asciugato così da eventuali pomposità didattiche, stimola ed appassiona evitando demagogie storiche e schematismi illustrativi. In tutto questo, le condizioni del popolo all’esterno delle mura reali sono lasciate in secondo piano rispetto alla vicenda di corte, eppure le implicazioni storico-sociali del sottotesto non sono da trascurare: immerso in un contesto furente (il movimento dei “Lumi” avrebbe poi contagiato l’intera Europa, portando alla rivoluzione francese), è anche il racconto di una passione scaturita dall’affinità ideologica ed ostacolata dagli obblighi e dalle convenzioni di un’epoca di tumulti, in cui i rapporti di potere sono cruciali e determinanti. Efficace disegno di personaggi ben caratterizzati, coadiuvato dall’acuta direzione degli attori e da un ottimo trio di protagonisti: la bella Vikander e il sempre bravo Mikkelsen hanno la chimica e l’intensità, ma nel ruolo del re non sfigura il giovane Mikkel Boe Folsgaard, premiato a Berlino insieme alla sceneggiatura. Nomination all’Oscar come miglior film straniero.
Royal Affair | |
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Summary
"En Kongelig Affære"; di Nikolaj Arcel; con Alicia Vikander, Mads Mikkelsen, Mikkel Boe Folsaard, Trine Dyrholm, David Dencik, Thomas W. Gabrielsson, Cyron Melville, Bent Mejding, Harriet Walter; storico; Danimarca/ Svezia/ Repubblica Ceca, 2012; durata: 137'. |
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