2004. Mark Zuckerberg (Jesse Eisenberg, nomination all’Oscar e al Golden Globe per questo ruolo) è un brillante studente di Harvard, già ottimo programmatore di computer, tanto brillante quanto però schivo e asociale: il suo stesso unico amico Edouardo (Andrew Garfield, nomination al Golden Globe) non sempre è d’accordo con il suo carattere difficile. Ma dopo essere stato lasciato dalla sua ragazza (Rooney Mara), Mark, nell’arco di una sola notte, crea un software in cui gli studenti dell’università sono chiamati a votare le ragazze più belle della loro facoltà. Il sito si diffonde con una velocità impressionante: nonostante Zuckerberg venga multato per aver violato le norme di sicurezza, diventa così (im)popolare. È allora che i fratelli Winklevoss, due atleti appartenenti ad un rinomato club della scuola, decidono di chiedere il suo aiuto per realizzare una loro nuova idea: un social network con qualità e prestazioni superiori rispetto a quelli già esistenti. A questo punto però Mark decide di prendere i loro spunti per migliorarli, dando vita ad un progetto completamente suo, lanciandolo in rete con il nome di “The Facebook”, senza farsi particolari scrupoli. Quando però il sito inizia a diffondersi rapidamente, Mark e l’amico Edouardo, fiutando un affare milionario, contattano il famoso inventore di Napster Sean Parker (Justin Timberlake, a lato, a sinistra), perché li aiuti nel lancio su scala internazionale. Ma è allora che i fratelli Winklevoss decidono di citare Mark in giudizio con l’accusa di furto di proprietà intellettuale. E, mentre “Facebook” continua la sua espansione inarrestabile, anche Edouardo cita Zuckerberg in giudizio quando viene a sapere che la sua quota di proprietà è stata ridotta quasi al minimo in favore del socio Parker…
Reduce dalla nomination all’Oscar per “Il Curioso Caso di Benjamin Button”, David Fincher è da sempre specialista di trame “ad incastro”, in cui spesso si racconta la ricostruzione di qualcosa. E con questo suo ultimo film, questa volta l’apprezzato autore ripercorre gli eventi che hanno portato alla nascita e al successo di “Facebook”, attraverso una costruzione anch’essa in linea con il suo stile, frammentata in un intricato meccanismo narrativo tra dibattiti, eventi reali e flashback. Un film interessante, coraggioso perché ambizioso, quasi autoriale, nella sua quasi schizofrenica struttura a scatole cinesi, che cattura il presente mostrandoci cronaca e retroscena della nascita di un successo, con relativi retroscena, intrighi e cospirazioni; ma c’è di più: infatti Fincher mette magistralmente in scena quella lotta legale e, ben più importante, sociale, che è la sopraffazione di una classe su un’altra, in questo caso rappresentata dalla rivincita dei nerd contro i bulli dell’università, che diventa microcosmo e allegoria per raccontare anche l’eterna lotta per affermarsi nella malata società odierna, fatta di brutale arrivismo, e grandi sogni di gloria, che però, siano reali o virtuali, malriusciti o fortunati, nonostante tutto sono spesso schiacciati dall’ambizione; ne è esempio vivente il protagonista Zuckerberg: pur geniale nel suo ramo professionale, colui che ha dato alla parola “amico” un altro significato è paradossalmente un incapace quando si tratta di relazioni sociali. E Jesse Eisenberg si cala nei suoi panni con un’efficace e realistica “impassibilità ipercomunicativa”, assecondata dal regista con benevolente empatia (quasi a non voler giudicare). Certo, gran parte del merito è anche della sceneggiatura (premiata con l’Oscar) del grande Aaron Sorkin, che l’ha tratta dal romanzo “The Accidental Billionaires” di B. Mezrich. Buon contributo anche dal coinvolgente cast di giovani attori, tra cui, al fianco del succitato protagonista Eisenberg, spicca la rivelazione Andrew Garfield; come figura di supporto (nel ruolo di Sean Parker), anche Justin Timberlake non stona. 8 nomination all’Oscar, tra cui miglior film, regia e attore protagonista, e tre premi: oltre, come già suddetto, alla sceneggiatura, altre due statuette anche al montaggio e alla singolare ed efficace colonna sonora (firmata da Trent Reznor e Atticus Ross).
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Summary
id.; di DAVID FINCHER; con JESSE EISENBERG, ANDREW GARFIELD, JUSTIN TIMBERLAKE, BRENDA SONG, MAX MINGHELLA, ARMIE HAMMER, RASHIDA JONES, DAKOTA JOHNSON, ROONEY MARA; drammatico; USA, 2010; durata: 120’; |
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