Tra sorprese, ovazioni e qualche dissidio, si è conclusa con la cerimonia di premiazione (condotta dalla madrina del festival Elisa Sednadoui) la 72a mostra d’arte cinematografica di Venezia, svoltasi dal 2 al 12 settembre 2015.
E in un’edizione caratterizzata da una forte presenza sudamericana, quest’anno ad aggiudicarsi il massimo riconoscimento è per la prima volta un film venezuelano: contro ogni pronostico, la giuria del concorso presieduta dal messicano Alfonso Cuarón ha infatti assegnato il Leone d’Oro al film Desde Allà, opera prima di Lorenzo Vigas prodotta da Guillermo Arriaga, che attraverso una storia di solitudine racconta un intimo sentimento d’incomunicabilità sullo sfondo di una caotica Caracas. Non molto apprezzata da una parte della stampa nazionale, a sorpresa la pellicola ha prevalso su altri titoli invece molto amati dalla critica ed inizialmente dati per favoriti, tra cui il documentario cinese Behemoth di Zhao Liang, l’acclamato Francofonia del maestro russo Aleksandr Sokurov e Rabin, The Last Days dell’israeliano Amos Gitai. All’America Latina anche il Leone d’Argento per la migliore regia, assegnato all’argentino Pablo Trapero per il film El Clan, che rievocando la vera storia della famiglia Puccio illustra l’ambiente della malavita borghese durante gli ultimi anni della dittatura militare. Ottimo risultato anche per il cinema francese, con la delicata e sorprendente commedia L’Hermine di Christian Vincent che si aggiudica ben due riconoscimenti importanti, ovvero il premio per la migliore sceneggiatura e la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile al protagonista Fabrice Luchini, perfetto nel ruolo di un maturo e severo giudice della corte d’assise il cui equilibrio viene messo in crisi dall’incontro con una donna di cui si era innamorato anni prima. Doppietta inattesa anche per The Childhood of a Leader, esordio alla regia del giovane attore americano Brady Corbet, con un cast che include Robert Pattinson, Stacy Martin e Bérénice Bejo: il film, che racconta la genesi infantile di un futuro dittatore, oltre al premio per la migliore regia nella sezione Orizzonti, ha ottenuto anche il Leone del Futuro, ovvero il premio per la miglior opera prima intitolato a Luigi De Laurentiis. E se ad ottenere il Premio Speciale della Giuria è quest’anno il film turco Abluka di Emin Alper (ambientato in una Istanbul in preda alla violenza), il premio ad un attore emergente intitolato a Marcello Mastroianni è invece andato al giovanissimo Abraham Attah, protagonista (al fianco di Idris Elba) dell’apprezzato Beasts of No Nation di Cary Fukunaga (già regista della fortunata serie televisiva True Detective): tratto dall’omonimo romanzo del 2005 ed ambientato nell’Africa occidentale, il film racconta con crudo realismo la parabola di un bambino soldato strappato alla sua famiglia per combattere nella guerra civile. Ad aggiudicarsi il prestigioso Gran Premio della Giuria è invece l’applaudita pellicola d’animazione Anomalisa di Duke Johnson e Charlie Kaufman (premio Oscar nel 2005 per la sceneggiatura del bellissimo Se mi Lasci ti Cancello di Michel Gondry): tratto dall’omonima piece teatrale scritta dallo stesso Kaufman e realizzato con la realistica ed efficace tecnica della stop motion, il film è una sensibile riflessione sull’angoscia della solitudine ambientata nella contemporanea Cincinnati, dove un triste oratore motivazionale (doppiato da David Thewlis) incontra una donna (la cui voce è invece di Jennifer Jason Leigh) che cambierà la sua visione del mondo. Per quanto riguarda invece i film italiani, il nostro cinema si aggiudica un posto tra i vincitori con la Coppa Volpi a Valeria Golino, premiata come miglior interprete femminile per la sua interpretazione nel film Per Amor Vostro di Giuseppe Gaudino; nel film, l’attrice interpreta il ruolo di Anna, suggeritrice in uno studio di soap opera con tre figli e un marito violento, la cui vita subisce uno scossone quando l’attore principale della serie televisiva alla quale sta lavorando (interpretato da Adriano Giannini) inizia a corteggiarla. Per la Golino è il secondo premio a Venezia dopo quello ricevuto da giovanissima nel 1986 per il film Storia d’Amore di Citto Maselli: “Oggi mi accorgo che dopo tutto questo tempo la consapevolezza è diversa”, ha commentato l’attrice al momento della consegna della Coppa Volpi, “ma questo premio mi dà la stessa infantile ed ingenua emozione”.
Nessun premio invece per gli altri rappresentanti del cinema nostrano, che (dopo la massiccia presenza a Cannes con il trio di autori formato da Garrone, Moretti e Sorrentino, anch’essi rimasti a mani vuote) quest’anno vantava ben quattro pellicole in Concorso: oltre al film di Gaudino, erano infatti presenti al Lido anche Sangue del mio Sangue di Marco Bellocchio (che ha ottenuto il premio Fipresci), L’Attesa di Piero Messina (con protagonista Juliette Binoche) e A Bigger Splash di Luca Guadagnino, quest’ultimo non molto apprezzato dalla stampa e da buona parte della critica nonostante le grandi aspettative ed il cast d’eccezione, con un quartetto di protagonisti composto da Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Matthias Schoenaerts e Dakota Johnson. A mani vuote anche Italian Gangster di Renato De Maria e Pecore in Erba di Alberto Caviglia, ovvero gli altri due film italiani presentati nella sezione Orizzonti, la cui giuria, presieduta da Jonathan Demme, ha deciso di conferire il principale riconoscimento al film Free in Deed di Jake Mahaffy, mentre Boi Neon di Gabriel Mascaro si aggiudica invece il Premio Speciale della Giuria. Ad ogni modo, il cinema nostrano ha comunque potuto vantare una forte presenza al festival anche con le tre pellicole presentate fuori concorso, ovvero i due documentari L’Esercito più Piccolo del Mondo di Gianfranco Pannone e “Gli Uomini di questa Città io non li Conosco” di Franco Maresco, ed infine l’apprezzato film postumo di Claudio Caligari, Non Essere Cattivo. Da segnalare, inoltre, il premio Venezia Classici per il miglior restauro al capolavoro Salò, o le 120 Giornate di Sodoma di Pasolini. Tra gli altri film che hanno lasciato un segno durante questa edizione del festival, oltre a Heart of a Dog di Laurie Anderson (personalissimo film-saggio che esplora i temi dell’amore, della morte e del linguaggio) spiccano soprattutto Remember del canadese Atom Egoyan e la deliziosa commedia francese Marguerite di Xavier Giannoli, ispirata alla storia vera di Florence Foster Jenkins (interpretata da Catherine Frot), ereditiera americana divenuta famosa negli Anni ’20 per la sua incapacità nel cantare. Tra i film anglofoni al festival, da segnalare sono invece Spotlight di Thomas McCarthy (pellicola d’inchiesta e di impegno sociale con un ottimo cast guidato da Mark Ruffalo, Michael Keaton e Rachel McAdams) e The Danish Girl di Tom Hooper (raffinato dramma britannico sostenuto dalle grandi performance dei protagonisti Eddie Redmayne e Alicia Vikander), ma anche il gangster movie Black Mass di Scott Cooper, storia vera del boss della malavita Whitey Bulger, interpretato da Johnny Depp. E se tra i titoli più interessanti della rassegna da citare è anche il documentario De Palma (in cui Noah Baumbach e Jake Paltrow raccontano il grande cineasta statunitense, che proprio al festival ha ricevuto il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker), d’altra parte invece non convince appieno Equals di Drake Doremus (dramma romantico in contesto fantascientifico con Kristen Stewart e Nicholas Hoult), mentre delude le aspettative il film d’apertura Everest, rievocazione della disastrosa spedizione del 1996 con un cast stellare che include tra gli altri Jake Gyllenhaal, Jason Clarke, Emily Watson, Josh Brolin, Robin Wright e Keira Knightley. Infine, certamente da ricordare è anche il prestigioso Leone d’Oro alla carriera, assegnato quest’anno al grande regista francese Bertrand Tavernier.
Di seguito, tutti i vincitori della 72esima edizione della mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia:
CONCORSO
- LEONE D’ORO per il miglior film: Desde Allá di Lorenzo Vigas
- LEONE D’ARGENTO per la migliore regia: Pablo Trapero per El Clan
- GRAN PREMIO DELLA GIURIA: Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson
- COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile: Valeria Golino per Per Amor Vostro di Giuseppe Gaudino
- COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile: Fabrice Luchini per L’Hermine di Christian Vincent
- PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore emergente: Abraham Attah per Beasts of No Nation di Cary Joji Fukunaga
- PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA: Christian Vincent per il film L’Hermine
- PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA: Abluka (Follia) di Emin Alper
LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS”
La Giuria Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Saverio Costanzo e composta da Charles Burnett, Roger Garcia, Natacha Laurent e Daniela Michel, assegna il Leone del Futuro al film The Childhood of a Leader di Brady Corbet (ORIZZONTI)
PREMI ORIZZONTI
La Giuria Orizzonti della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Jonathan Demme (e composta da Anita Caprioli, Fruit Chan, Alix Delaporte e Paz Vega), dopo aver visionato i 34 film in concorso, ha assegnato:
- Premio Orizzonti per il MIGLIOR FILM: Free in Deed di Jake Mahaffy
- Premio Orizzonti per la MIGLIOR REGIA: Brady Corbet per The Childhood of a Leader
- PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA Orizzonti a: Boi Neon (Neon Bull) di Gabriel Mascaro
- Premio Orizzonti per la MIGLIORE INTERPRETAZIONE: Dominique Leborne per Tempête di Samuel Collardey
- Premio Orizzonti per il MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: Belladonna di Dubravka Turic
- Venice Short Film Nomination for the European Film Awards 2015: E.T.E.R.N.I.T. di Giovanni Aloi
PREMI VENEZIA CLASSICI
La Giuria presieduta da Francesco Patierno e composta da studenti di cinema provenienti da diverse Università italiane (25 laureandi in Storia del Cinema, indicati dai docenti di 12 DAMS e della veneziana Ca’ Foscari) ha deciso di assegnare i seguenti premi:
- Premio Venezia Classici per il MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA: The 1000 Eyes Of Dr. Maddin di Yves Montmayeur
- Premio Venezia Classici per il MIGLIOR FILM RESTAURATO: Salò o le 120 Giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini (1975)
LEONE D’ORO ALLA CARRIERA 2015: Bertrand Tavernier
Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker Award 2015: Brian De Palma
Persol Tribute to Visionary Talent Award 2015: Jonathan Demme
Premio L’Oréal Paris per il Cinema: Valeria Bilello
PREMI COLLATERALI
Premio FIPRESCI: Sangue del Mio Sangue di Marco Bellocchio
Premio SIGNIS: Beixi moshuo (Behemoth) di Liang Zhao
Menzione speciale: L’Attesa di Piero Messina
Leoncino d’Oro Agiscuola per il Cinema: L’Attesa di Piero Messina
Premio Francesco Pasinetti: Non Essere Cattivo di Claudio Caligari
Premio Pasinetti maschile 2015: Luca Marinelli per Non Essere Cattivo di Claudio Caligari
Premio Brian: Spotlight di Thomas McCarthy
Premio Queer Lion: The Danish Girl di Tom Hooper; Menzione speciale della giuria: Baby Bump di Kuba Czekaj
Premio Arca CinemaGiovani
- Miglior film in concorso: Abluka (Frenzy) di Emin Alper
- Miglior film italiano a Venezia: Pecore in Erba di Alberto Caviglia
Premio FEDIC: Non Essere Cattivo di Claudio Caligari
Menzione Fedic – Il Giornale del Cibo all’opera che propone la scena più significativa legata al cibo e all’alimentazione: L’Attesa di Piero Messina
Premio Fondazione Mimmo Rotella: Alexander Sokurov per Francofonia
Premio Speciale a Johnny Depp e al regista Terry Gilliam
Future Film Festival Digital Award: Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson
Premio P. Nazareno Taddei: Marguerite di Xavier Giannoli
Premio Lanterna Magica (CGS): Blanka di Kohki Hasei
Premio Open alla regista Carlotta Cerquetti per Harry’s Bar
Premio Lina Mangiacapre: Laurie Anderson per Heart of a Dog
MOUSE D’ORO
- Mouse d’oro: Rabin, the Last Day di Amos Gitai
- Mouse d’argento: Spotlight di Tom McCarthy
Premio Gillo Pontecorvo – Arcobaleno Latino: Non Essere Cattivo di Claudio Caligari
Premio INTERFILM: Wednesday, May 9 di Vahid Jalilvand
Premio Giovani Giurati del Vittorio Veneto Film Festival: Remember di Atom Egoyam
Menzione speciale: 11 Minut (11 Minutes) di Jerzy Skolimowski
Premio Cinematografico “Civitas Vitae prossima”: Alberto Caviglia per Pecore in Erba
Premio Green Drop: Beixi moshuo (Behemoth) di Liang Zhao
Premio Soundtrack Stars
Premio alla carriera a Nicola Piovani
Premio Schermi di Qualità – Carlo Mazzacurati: Non Essere Cattivo di Claudio Caligari
Premio Europa Cinemas Label
Miglior film europeo della sezione Giornate degli Autori: À peine j’ouvre les yeux (As I Open my Eyes) di Leyla Bouzid
Premi FEDEORA
Giornate degli Autori
- Miglior Film: Underground Fragrance di Pengfei
- Miglior regista esordiente: Ruchika Oberoi per Island City
- Miglior attrice esordiente: Ondina Quadri per Arianna
SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA
- Miglior Film: Kalo Pothi di Bahadur Bham Min
- Miglior fotografia: Benthey Dean per Tanna
Miglior Film europeo del concorso Venezia 72: Francofonia di Alexander Sokurov
Premio Human Rights Nights: Rabin, the Last Day di Amos Gitai
Premio AssoMusica “Ho visto una Canzone” al brano A cuor leggero di Riccardo Sinigallia, tratto dal film Non Essere Cattivo di Claudio Caligari
Premio di critica sociale “Sorriso diverso Venezia 2015”
- Miglior film italiano: Non Essere Cattivo di Claudio Caligari
- Miglior film straniero: Blanka di Kohki Hasei
Premio Amnesty International Italia “ Il cinema per i diritti umani”: Visaaranai (Interrogation) di Vetri Maaran
Premio CITC – UNESCO 2015: Beasts of No Nation di Cary Fukunaga
Premio NuovoImaie Talent Award
- Miglior attrice italiana esordiente: Ondina Quadri in Arianna di Carlo Lavagna
- Miglior attore italiano esordiente: Alessandro Borghi in Non Essere Cattivo di Claudio Caligari
Premio Best Innovative Budget: A Bigger Splash di Luca Guadagnino